Cronaca

Il racconto di Andrea: "Mia moglie il giorno dopo la separazione ha tolto ogni mia foto da casa, così ho perso i miei due figli, che per me sono tutto, ma non mi arrendo, lotterò affinché possano avere il loro papà, sono due orfani di un padre mai morto"
4 minuti e 31 secondi di lettura
di Michele Varì

La prima cosa che ti viene da pensare ascoltando il racconto interrotto dalle lacrime di questo papà separato privato della possibilità di vedere i suoi due figli è quanto amore, quanto affetto, quante favole, quante coccole e quanti baci si stanno sottraendo ai suoi due bambini: uno sotto i sette anni, altro quasi adolescente.

Sono diventato povero per pagare gli avvocati 

Un papà, che chiameremo Andrea, che ha sospeso la sua vita per lottare e riavere i figli, un uomo che quando entra nella sua casa vuota e vede la loro foto si sente mancare il fiato. Un padre che per combattere si è ritrovato povero, pur avendo un lavoro importante e una casa di proprietà, perché in quattro anni ha speso 80 mila euro, tutti i risparmi, e che sa che dovrà spenderne ancora tanti prima di arrivare alla fine di questa via crucis che mai avrebbe mai immaginato di vivere

Unico sostegno il Comitato Genitori per i figli 

Andrea che ammette di avere trovato gli unici sostegni nel Comitato Genitori per i figli e nell'Associazione padri separati. Un papà che ha accettato di raccontare il suo strazio a patto di parlare il meno possibile della mamma dei suoi figli, per rispetto di lei e per concentrarsi sul dolore dei milioni di papà in Italia che, come lui, a causa della separazione sono costretti a rinunciare a vivere le emozioni della paternità.

Suicidi in aumento

Le statistiche dicono, svela Andrea, che il numero dei padri separati che si tolgono la vita è ogni anno più elevato. "Anche io ho pensato di farla finita, non rispondevo più al telefono, mi ha salvato mio fratello", dice poi a microfono spento. E al Michè viene in mentre la tragedia avvenuta nelle periferie della Valpolcevera non molto tempo fa: un ragazzo padre si è tolto la vita perché l'ex compagna gli impediva di vedere il suo bambino. La goccia che ha fatto traboccare il vaso scoprire che la mamma non aveva dato il suo regalo di Natale al piccolo. Ha acquistato una pistola e appena l'ha ritirata si è ucciso con un colpo alla testa.

"Non siamo tutti violenti"


È vero ci sono papà poco attenti, violenti, ma tanti genitori provano per i figli lo stesso immenso amore che prova Andrea. "Sono stato denunciato per maltrattamenti, ma i giudici hanno archiviato tutto, perché non ho mai  neppure sculacciato i bambini e da mia moglie mi sono solo difeso quando lei mi ha aggredito".

Il mio grande errore: l'ho tradita

Il grande errore di Andrea è stato avere tradito la moglie con un'altra donna e averlo confessato: "È successo perché dopo la nascita del primo figlio siamo diventati due genitori splendidi, ma ci siamo dimenticati di noi. Non ci siamo dati un bacio per tantissimo tempo", racconta. Il tradimento ha innescato la fine della sua storia con una donna di cui si era innamorato con un colpo di fulmine, per la sua bellezza e per il suo modo di essere. "Ho provato a ricominciare proponendo una terapia di coppia per ritrovarci, ma lei non ha voluto. Oggi noi non parliamo più. Parlano i nostri avvocati, sono loro il nostro tramite, io mi aspettavo che gli assistenti sociali in qualche maniera provassero a farci riavvicinare, e invece niente".

Con lei era stato un colpo di fulmine

Io sono stato innamorato di lei - rimarca Andrea - perché oltre a essere una bellissima donna era anche molto presente. Attenta costantemente in ascolto, osservava e c'era sempre quando, in qualche maniera sentiva, anzi, c'era ancora prima dei momenti in cui avessi bisogno. Mi sono innamorato di quella sua caratteristica"

 Il lupo di pezza e il carillon

Fra i momenti più toccanti quello in cui Andrea svela perché quasi stringe fra le mani un piccolo lupo di pezza e accarezza un minuscolo carillon, due ricordi del figlio più grande, che adesso non vede più: uno è il suo animale preferito, l'altra è la musica, la ninna nanna, che lui gli faceva ascoltare per farlo addormentare quando era piccolo, uno dei momenti magici di padre che più gli mancano. Poi c'è una busta bianca: dentro un buono pasto per il figlio che ama andare in quel locale con gli amici, come gli è stato riferito, perché lui con quel figlio ora non parla più.

Deluso dagli assistenti sociali


Andrea che camminando lungo il viale del parco dell'Acquasola, proprio davanti al tribunale dei minori, boccia senza misure gli assistenti sociali, condizionati dal patriarcato e incapaci, a suo dire, di mediare, e inclini sempre a favorire le mamme, anche alla presenza di un papà che ama i figli più di ogni altra cosa.

Mi manca addormentarmi con i miei figli

"Mi mancavano le feste, mi mancano il mattino quando li portavo a scuola, mi manca il sabato, la domenica, mi mancano le sere, quando ci addormentavamo insieme raccontando una favole, mi mancano le loro domande sul mondo, mi manca tutto di loro".

 

L'intervista ad Andrea va in onda stasera alle 22.30 su Primocanale, ma da metà mattinata sarà visibile sui social di Primocanale, su sito, nel banner dedicato a Michè, e su Facebook e Instagram.

Ecco gli orari dei passaggi in tv nel resto della settimana:
Mercoledì: 15:00
Giovedì: 17:30 - 20:35
Venerdì: 17:00
Sabato: 08:15 - 18:35 - 20:15
Domenica: 09:30 - 12:30 - 17:25 - 23:15

Lunedì: 17:00 - 20:35
Martedì: 07:30 - 17:30

 

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