Cronaca

Non si spengono gli echi dell'udienza delle dichiarazioni spontanee dell'ex amministratore delegato di Autostrada per l'Italia. La rabbia di Giovanna Donato, che nella tragedia ha perso l'ex marito Andrea Cerulli, padre di suo figlio.
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di Miv

"È lui la vittima, lui ha fatto quello che potuto, lui non sapeva niente, lui è stato anche male...".

Sono le parole contro Giovanni Castellucci di Giovanna Donato, che nella tragedia ha perso l'ex marito Andrea Cerulli, padre di suo figlio.

La donna insieme ad altri familiari era al processo durante le dichiarazioni spontanea dell'ex amministratore delegato di  Autostrade per l'Italia. E alla fine, davanti al tribunale, ha inveito verso l'imputato tallonato dai cronisti.
La donna poi davanti alle telecamere aggiunge: "Il bonus che Castellucci avrebbe devoluto alle nostre famiglie? È una bugia, lui vive di bugie, a me oltre a rabbia fa anche pena, che dignità ha? E' colpa di tutti tranne che sua, i milioni li prendeva, ora che si assuma le sue responsabilità" ha concluso Donato, affiancata da Paola Vicini, che nel crollo ha perso il figlio  Mirko.


Donato già in passato, nel giugno di due anni fa, aveva sfogato la sua rabbia in tribunale contro un teste eccellente, l'ex ministro delle Infrastrutture Delrio: "Lei se lo aspettava il crollo?" gli aveva gridato con tono polemico.

Credendo che la della donna fosse una cronista Delrio aveva risposto: "Ma secondo lei ma che domanda è? Ma per favore..." E infastidito si era allontanato. Giovanna Donato però l'aveva incalzato sotto gli occhi dei giornalisti: "Come è rimasto? E' rimasto sorpreso?". Delrio ha risposto: "Sono rimasto scioccato come tutti gli italiani". Ed è stato allora che la donna ha svelato chi era: "Anche io sono rimasta scioccata perché ho perso il papà di mio figlio".

Solo allora Delrio ha capito chi era quella donna e aveva risposto: “Mi dispiace ma non è che non ce lo aspettavamo. Non avevamo ricevuto nessun allarme come forse avrà capito dal processo in corso”.

“Io non ho capito invece bene – aveva replicato Donato – il suo ruolo e il suo lavoro al Ministero”. E Delrio: “Il nostro ruolo è quello di programmare e fare le opere, poi ci sono le verifiche tecniche che non è che le può fare il ministro”.  “Peccato però – aveva concluso la donna prima di salutarlo – che il ponte è crollato perché è mancata proprio la sicurezza”.

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