Politica

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Si è accesa sul futuro del polo universitario spezzino la trasmissione "Quattro" dedicata ai progetti del capoluogo dell'estremo levante ligure.

La provocazione parte dall'imprenditore spezzino Renato Goretta, referente provinciale di Italia Futura, che accusa l'ateneo genovese di non credere abbastanza nel polo della Spezia. "Non amo le università le condominiali, ma non amo neppure essere succersale di Genova, perchè nell'immaginario collettivo abbiamo un'università di serie B, dove Genova manda docenti alle prime armi o meno preparati. Preferirei che fossimo la succursale dell'università di New York".

"Ognuno può avere i sogni che vuole - replica Maurizio Martelli prorettore dell'ateneo genovese - ma ci vuole una quantità di soldi inenarrabile per fare un'università autonoma, Spezia non è in grado di farlo. Quando io ho sentito parlare qualche imprenditore che diceva che con un milione di euro si può fare una università autonoma, ho pensato che è qualcosa di ridicolo".
 
"Forse c'è una percezione falsata e un problema di comunicazione - aggiunge il sindaco della Spezia Massimo Federici - però questo i numeri di questo piccolo polo universitario dicono che è una realtà importante: solamente il 50% degli studenti viene dalla città, questa esperienza ci dice che stiamo facendo formazione di eccellenza, con ottimi insegnanti e formatori. Non credo che tutti quanti si devono fare la loro università. Dobbiamo semmai fare in modo che l'università di Genova diventi l'università della Liguria".