Cronaca

1 minuto e 28 secondi di lettura


"Le responsabilità emerse dai fatti - scrive in una nota il circolo 'Stenca Binon' del PRC - a carico della compagine che per oltre dodici anni ha tenuto la maggioranza e il governo del Comune (PdL e Lega Nord) - storiche, politiche e morali - sono pesantissime. I loro esiti, gli esiti di scelte del tutto sbagliate nel loro disegno squilibrato e discutibili sul piano della legittimità, ricadono ora su una città e un territorio disastrati non solo dal dramma della vicenda riguardante la portualità locale, ma da una azione amministrativa complessiva, che ha progressivamente peggiorato, perseguendo pervicacemente un indirizzo liberista e di riduzione del welfare locale, la qualità urbana, sociale e ambientale di Imperia.
Ora, nel pieno della crisi generale in atto, anche e soprattutto a causa di gestioni che negli anni scorsi hanno brutalmente e sistematicamente privilegiato 'grandi opere' e megaprogetti del tutto sovradimensionati rispetto alla capacità di tenuta della città e tali da favorire l'innesco di perverso di logiche imprenditoriali speculative, ci ritroviamo con un Ente sostanzialmente incapace di tenere anche solo il minimo dei servizi indispensabili senza esternalizzare e privatizzare".
"Per questo -conclude la missiva  del PRC - chiediamo che si animi da subito una mobilitazione democratica che chieda al ceto politico dominante di lasciare il potere amministrativo, del cui esercizio in tutta evidenza esso non si è mostrato all'altezza, e si cominci una vera e propria ricostruzione dal basso delle basi dello sviluppo locale, finalmente centrato sul primato del pubblico, su una progettualità rispettosa delle nostre risorse, e sulla valorizzazione, a beneficio della collettività, dei beni comuni presenti nel territorio. Vogliamo un Comune che sia un Comune di tutti, dei cittadini e dei loro bisogni".