Politica

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Italia dei valori contro tutti sulla moschea: dopo il congelamento del progetto, il partito di Di Pietro non si accontenta, e chiede che la delibera che approderà in aula non contenga neppure il nome del quartiere del Lagaccio. “Se il documento arriva in aula così non lo votiamo” dice Giovanni Paladini, che aggiunge: “Siamo stati chiari sin dal principio, la moschea al Lagaccio non si deve fare”.

L'ultimo giorno del consiglio comunale potrebbe segnare una frattura all'interno del centrosinistra, anche perché difficilmente la giunta ritirerà la delibera, che però senza i voti dei dipietristi rischia di essere affondata. In molti però scommettono che non si arriverà allo scontro frontale, anche perché significherebbe compromettere l'alleanza in vista delle elezioni di maggio: se Paladini e i suoi terranno la linea dura è probabile che la maggioranza approvi una modifica del documento, rendendolo quanto più neutro possibile.
 
Intanto l'opposizione mobilita gli oppositori della moschea, chiamati in Sala rossa perché inscenino la protesta. La seduta di consiglio comunale si annuncia rovente sotto tutti i punti di vista.