Cronaca

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Un grido di allarme da parte dei sindacati degli inquilini (Sunia, Sicet, Uniat) che guardano con preoccupazione alla gestione del patrimonio delle case popolari. In una lettera inviata alla regione sottolineano gli: “Aspetti gestionali che oltre a farci temere una esplosione di malcontento da parte degli assegnatari che lamentano sempre crescenti disagi e disservizi denunciano un decremento della qualità della vita nei quartieri ERP, ritardi nella contabilizzazione nelle spese di amministrazione con conseguenti accumuli di crediti inevasi ,livelli ormai vicini al 30%di morosità colpevoli e/o incolpevoli (da noi stimati ormai molto vicini ai dieci milioni di euro).

L’amministratore delegato di ARTE (ex Iacp) Vladimiro Augusti ribatte smontando il caso e fornendo altre cifre. “La situazione non sta in questi termini” dice “Esistono, in effetti morosità giustificate e ingiustificate e per stabilirlo esiste un’apposita commissione in collaborazione con la regione”. Augusti aggiunge: “Su 12000 alloggi popolari circa 530 sono casi di morosità incolpevole e per questi casi esiste un fondo apposito che, ovviamente, non è in grado di coprire tutto l’ammanco provocato anche da morosità incolpevoli”. Augusti conclude “Arte non manda via nessuno ma se nessuno paga e non c’è alcun segnale di responsabilità succede poi che scatta la decadenza”.