Il tono di voce è il solito, pacato. Ma le dichiarazioni sono di peso. Protagonista Claudio Burlando che a Savona parla di politica, industria, portualità e sanità. Lo fa davanti alla platea del Pd per la due giorni organizzata al Bic sui temi amministrativi ed economici.
"Io voglio una regione con l'industria perchè senza quella non c'è sviluppo. E su Tirreno Power credo che la nostra sia stata una posizione molto saggia. Meglio avere due gruppi nuovi che vecchi, meglio avere i parchi carbone coperti piuttosto che scoperti. Evidente che a tutti piacerebbe il mondo del Mulino Bianco, ma non è possibile". Da qui la risposta a Don Gallo che aveva definito partigiani moderni coloro che si oppongono al carbone: "Mi sento partigiano io ad aver agito verso tale decisione che tiene assieme due esigenze fondamentali".
Poi le questioni di Piaggio e Ferrania. Sul primo punto riguardante i nuovi insediamenti che l'azienda chiede a Finale Ligure, Burlando, è diretto: "Per anni abbiamo lasciato costruire case senza ricavarci nulla. Ora si domanda il via libera su nuove costruzioni al fine di preservare posti di lavoro. Bisogna farle. Non possiamo fare gli schizzinosi".
E sul futuro della Valbormida: "Impegno deciso all'investimento sul rinnovabile a Ferrania anche attraverso soggetti asiatici". Le pale? "C'è qualcuno che è contro pure a quelle. A me pare che visivamente, a livello generale, stiano proprio bene".
Parlando dei comuni di Vado e Quiliano in conflitto con la Regione su Tirreno Power e Maersk, il presidente della Regione, prova a tendere la mano: "I percorsi giudiziari ci dividono e allontanano. Tuttavia resta la stima personale con i due sindaci. C'è la mia disponibilità ad aprire un proficuo patto sullo sviluppo di quelle terre. Ovvio, nonostante la loro posizione contraria su centrale e piattaforma che rispetto".
E poi ancora la sanità: "Il savonese vanta alcune eccellenze come l'emodinamica o la chirurgia della mano che grazie a Kubica è diventata ancora più nota. Ha un piccolo difetto, spende più di quanto i parametri nazionali indichino. Questo obbliga a scelte un po' improvvisate. Gli ospedali? Non immagino una chiusura delle quattro strutture oggi esistenti. Certo, Albenga deve guardare più ai privati e alla medicina di elezione, Pietra Ligure attraverso un restauro del complesso va mantenuto come riferimento del ponente". E qui Burlando rivela: "Con il sindaco De Vincenzi abbiamo chiesto un parere pure a Renzo Piano".
Chiude affrontando il tema della portualità,il governatore. Tra pochi mesi,a Savona, la nomina di Rino Canavese sarà scaduta. "Io sono per il rispetto delle leggi. Camera di Commercio, Comuni e Provincia daranno i loro nomi e in base a quelli si giocherà la partita del successore. Non credo che Canavese avrà una proroga di un anno. Quello che dico è che in questi mesi non vedrò alcun candidato alla presidenza del porto nonostante ripetute richieste di incontro. Il mio futuro alla guida di un'unica Autorità tra Savona e Genova? Non ci ho mai pensato e neppure mi pare che i tempi siano maturi. Già alcuni anni fa, Marta Vincenzi si oppose a tale progetto".
E la politica? "Mi pare che la situazione italiana sia molto simile a quella vissuta sul finire degli anni settanta. Genova e lo strappo tra Pd e Idv per le comunali? Non mi occupo di quelle cose, ci lavorano i giovani dirigenti del partito. Rottura? Facciano una trattativa on line".
Politica
Burlando tra lavoro e politica: "Voglio una Liguria con l'industria"
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