Sport

2 minuti e 31 secondi di lettura
Non appena il Genoa comincia a vedere i fantasmi, Palacio si sveglia e al 90’ salta in tromba la difesa della Fiorentina e segna sotto alla Nord un gol che spazza via nuvole e tensioni.

E’ la rete del 2-2 che rossoblu’ e viola accettano grazie ai risultati soprattutto di Lecce, Novara e Parma.

Il Grifone, in fondo, mantiene così sette punti di vantaggio dalla zona retrocessione che a nove gare dalla fine sono un buon margine di sicurezza.

Ma la quindicesima perla di Palacio è stata una delle rare fiammate di una squadra, quella di Marino, apparsa impaurita e stanca di fronte ad una Fiorentina tutt’altro che quell’ armata Brancaleone come era stata invece descritta. Il punto per Rossi e compagni è un premio per la generosità e nulla piu’. Eppure dopo uno spavento inziale, bravo Frey su Jovetic, era stato il Genoa a passare in vantaggio grazie ad un colpo di testa di Belluschi. Il piu’ piccolo della compagnia raccoglie un cross al bacio di Mesto e batte Boruc. Forse nel miglior momento della formazione di Delio Rossi sono proprio i rossoblu’ a passare. Sull’entusiasmo addirittura arriva pure il raddoppio, ma al momento del tiro vincente Biondini è in fuori gioco.
 
C’è anche una palla per Palacio che pero’ la spreca sparando fuori con Gilardino ben piazzato. Ma proprio sul piu’ bello ecco il pari dei toscani: Frey para una prima conclusione ma l’azione non finisce lì e su un tiro da fuori, Montolivo azzecca la deviazione volante e fa 1-1. Buon match, combattutto con Veloso che pero’ appare spesso in difficoltà in cabina di regia, mentre Belluschi è decisamente ispirato. Nella ripresa la partita si fa bruttina anziché no. Tanti falli, gioco spezzettato, poche sortite offensive. A parte un rigore reclamato da Biondini con ragione, le due squadre danno l’impressione di accontentarsi, anche se Marino decide di mettere Jorquera ma a sorpresa esce capitan Rossi. Così, sugli sviluppi di un corner Natali fa valere la sua altezza e di testa mettendo la sfera nel sette del portiere francese.

Sul Ferraris scende il gelo. Manca meno di mezz’ora alla fine del match, eppure l’aria è pesante e piu’ passa il tempo e piu’ piovono fischi. Biondini ha la palla del pareggio, ma la sua deviazione si spegne a lato di poco. Un lampo e stop. Finalmente entra Sculli per Veloso, ma è la Fiorentina a sprecare un paio di ottime possibilità per chiudere la sfida, soprattutto con il neo entrato Lazzari. Poi nel finale, come era successo gia’ col Parma e a Lecce, ecco l’azione irresistibile di Palacio che riporta in superfice il sottomarino rossoblu’ e non è solo un gioco di parole. Avanti piano, ma avanti anche se i tre punti tutti assieme non si vedono da due mesi. Un ritardo che pero’ preoccupa