Economia

1 minuto e 26 secondi di lettura
Oltre 2.800 tonnellate di prodotti alimentari pericolosi per la salute sequestrati per un valore di mercato di oltre 10milioni di euro; 47 strutture alimentari chiuse; 707 persone segnalate all' attività giudiziaria; violazioni amministrative per quasi un milione di euro: è il bilancio dell' operazione "Pasqua a tavola" condotta dal Comando Carabinieri per la tutela della Salute.

Nei controlli sono stati impegnati oltre 600 militari dei 38 Nas dislocati in tutta Italia: sono state eseguite in 1786 ispezioni, il 38% delle quali hanno fatto emergere irregolarità di ogni tipo, dalle carenze igienico sanitarie, agli alimenti scaduti di validità, alterati, insudiciati e detenuti in cattivo stato di conservazione. Sono stati anche trovati prodotti pasquali industriali posti in commercio come "produzione artigianale", e alimenti di provenienza ignota.

Gli accertamenti hanno riguardato aziende dolciarie, attività di ristorazione, strutture commerciali, stabilimenti per la lavorazione e distribuzione di pesce e carne. Nel settore dei prodotti dolciari (221 ispezioni, il 41% irregolari) sono state sequestrate 924 tonnellate tra materie prime, prodotti di pasticceria, colombe, uova di cioccolato e dolci tipici delle festività natalizie. Le violazioni amministrative e penali rilevate sono state 126 e ai 99 responsabili, segnalati alle autorità, sono stati fatti verbali per oltre 110mila euro.

Le attività di controllo sono state estese anche sugli alimenti più frequentemente consumati in occasione delle tradizionali gite "fuori porta" di Pasquetta. I Carabinieri dei Nas hanno eseguito 1173 ispezioni in aziende di produzione e vendita di pasta, prodotti ittici, carnei e lattiero caseari, nonché in attività di ristorazione ed agriturismo. I controlli hanno consentito di sottrarre alla distribuzione commerciale oltre 688 tonnellate di alimenti potenzialmente pericolosi per la salute del consumatore o comunque irregolari e contestare 741 sanzioni a 450 aziende, con violazioni amministrative per circa 610mila euro.