Politica

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"Per me sarebbe stato più facile dimettermi ma sono rimasto per senso di responsabilità".

Così il sindaco di Imperia Paolo Strescino ha aperto il suo lungo intervento che ha aperto la discussione sul porto. Una relazione nel quale il primo cittadino ha ripercorso le varie tappe della realizzazione dell'approdo turistico oggi al centro della bufera. "Il momento che stiamo attraversando è molto difficile, tra i più difficili degli ultimi cinquant'anni - ha detto Strescino - ed è il motivo per il quale servono soluzioni importanti e trasparenti".

Strescino ha poi ricordato come anche l'ex presidente della Porto di Imperia Stefano Vinti abbia chiesto le sue dimissioni "Sulla scia di altri il romano Vinti, che ha visto Imperia per tre volte in vita sua, è venuto a chiedermi le dimissioni - ha detto - Credo che sia stato offensivo non solo per me ma per tutti gli imperiesi".

"Il prossimo futuro sarà decisivo. Se l'opposizione vuole chiedermi di andare via lo dovrà fare con i modi giusti e non con i blitz, anche se credo che ognuno di noi debba fare un piccolo sforzo. Oggi siamo chiamati tutti ad un discorso di responsabilità verso la città - ha proseguito Strescino che ha anche detto di aver dovuto subire in passato alcune false amicizie. 

"A proposito degli assessori della nuova giunta, li voglio ringraziare per la loro adesione non consigliata. Non mi faccio dire da qualcuno cosa devo o non devo fare.

Con grande senso di responsabilità, visto che storicamente è il momento più difficile per la città , hanno dimostrato un grande attaccamento alla città, sapendo magari di fare gli assessori per un giorno. Tutti gli assessori hanno dato la loro aderenza e questo è stato un grande gesto di responsabilità."

Alla fine il Consiglio Comunale, che si è concluso intorno alle 7.30, ha approvato la delibera chiamata 'Salva Imperia'. Hanno votato a favore tutti 
i consiglieri comunali tranne Monica Gatti  della Lega Nord che si è astenuta.