Cronaca

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Il Porto di Genova, con il suo piano ambientale, si prepara a diventare un "laboratorio" per le energie alternative, da quelle tradizionali, come il fotovoltaico o l'eolico, sino a quelle più innovative, come la possibilità di ricavare energia dal moto ondoso.

Del tema si è parlato nel corso della tavola rotonda "Smart city: un esempio di comunicazione, partecipazione, competitività", organizzato ieri a Palazzo San Giorgio dalla Federazione Relazioni Pubbliche della Liguria.
 
"Il piano Energetico del Porto di Genova ha una caratteristica particolare - ha spiegato Giuseppe Canepa, servizio ambiente dell'Autorità Portuale di Genova -: quella di indagare prima di effettuare gli interventi più idonei.
 
Nel piano abbiamo fatto un censimento delle principali energie intelligenti, dal solare all'eolico, all'idrotermico, che è ancora in fase di studio, a strumenti innovativi, come appunto l'energia ricavata dal moto ondoso per il quale abbiamo un prototipo sulla diga foranea che ci permetterà di capire se l'energia dalle onde può essere una ipotesi percorribile su tutta la diga".
 
"Per quello che riguarda l'eolico - ha aggiunto - abbiamo un progetto con Enel, che dovrebbe realizzare 39 pale sugli 8 km della diga, mentre le imprese che operano sul territorio portuale hanno la possibilità di sfruttare le energie alternative.

L'ente ha infatti permesso ai concessionari di sfruttare ad esempio i tetti per il fotovoltaico. Abbiamo diversi progetti, alcuni già realizzati come quello del Terminal Messina - ha concluso Canepa - e altri in fase di realizzazione sia per il solare che per altre attività che si stanno studiando"