Politica

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Massimo Zunino, perito tecnico industriale, “democrat”, è il parlamentare di centro sinistra della provincia ponentina. Attento a primeggiare nella speciale classifica dei più presenti in aula (che non sempre è un valore in sé), vanta le conoscenze giuste per permettersi due giri consecutivi da deputato senza che nessuno abbia sollevato obiezioni, nonostante l’aspra concorrenza. E pazienza se a Savona nessuno o quasi lo conosca bene. Figurarsi in provincia o in regione.

Evidentemente basta essere conosciuti da quelli giusti, si consolerà di questo oblio Volpe Argentata. Solo raramente un’intervista cartacea o televisiva per spiegare quanto fatto o non fatto a Roma. Mai una polemica o una presa di posizione netta su un tema locale. Il silenzio della Volpe, appunto.

Ma oggi, dopo dieci anni in Parlamento e con l’ultima fermata che si profila per la primavera 2013, mentre nel Pd si accende il dibattito sulla sua successione, sarebbe bello se il savonese Massimo Zunino dicesse, ad esempio, cosa pensa dei catapultati, di quelli a cui è stato imposto il berretto da parlamentare in collegi che mai avevano frequentato, nemmeno da turisti.

Anche perché, quanto a presenze in città, i savonesi stentano a capire se sia più nota la sua chioma o quella della Melandri.