
Il Consorzio italo-americano l'avrebbe dunque spuntata nella 'battaglia' con la Smit Salvage-Neri, l'altro consorzio di imprese che era arrivato alla fase finale della selezione dei progetti e che si è occupato di tutta la fase della rimozione del carburante della Concordia. Smit-Neri sta tra l'altro ancora lavorando per completare le operazioni di 'caretaking' e cioè la rimozione dal fondale del materiale fuoriuscito.
La scelta della Titan-Micoperi sarebbe stata formalizzata a Londra dalla Loc, la società di consulenza incaricata dalla Costa di valutare i progetti presentati e scegliere quello migliore. Dal canto suo, la Costa al momento non conferma la scelta ufficiale della società. In ogni caso, entrambi i consorzi avevano presentato un progetto che prevedeva la rimozione dell'intero relitto. Il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli aveva indicato nei mesi scorsi tra i 9 e i 12 mesi come stima dei tempi per la rimozione.
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso