
Intanto continuano i lavori della Questura di Genova che non ha ancora circoscritto con esattezza i tipi di reato che gli ultras del Genoa hanno commesso ieri al Ferraris.
"Prima vogliamo ricostruire nel dettaglio quanto è successo - ha detto il questore, Massimo Mazza - Tuttavia, anche alla luce del fatto che uno steward è stato portato in ospedale per essere medicato, é verosimile che scattino i reati di violenza, interruzione di manifestazione pubblica, atti vandalici, lancio di oggetti pericolosi, danneggiamenti".
"A quanto finora abbiamo potuto appurare - ha spiegato il questore Mazza - i fatti si sono svolti con l'irruzione dalla curva al settore dei distinti. Per fare i 'tifosi' questo devono aver danneggiato qualche cancello. Comunque sappiamo che uno steward ha dovuto essere portato in ospedale per essere medicato".
Dunque, se sarà accertato che sono stati i "tifosi" a ferirlo, scatterà certamente la denuncia per violenza. Anche se non sarà facile identificare i diretti responsabili.
La Digos sta anche cercando di accertare se vi siano le condizioni per far scattare il reato di atti intimidatori, atti vandalici, violenza.
"Sapevamo che questa poteva essere una partita a rischio, ci era stata segnalata come tale dall' Osservatorio, dunque ci siamo preparati di conseguenza - ha detto Mazza -. Non sappiamo ancora come si siano svolti esattamente i fatti. Ma una cosa è certa: la situazione per quanto riguarda la sicurezza e l'incolumità delle persone è stata gestita con tempestività ed equilibrio, e da questo punto di vista siamo molto soddisfatti".
E sulla giornata di ieri ritorna a mente fredda il presidente del Genoa Enrico Preziosi: ""Non è solamente un fatto genovese ma nazionale, bisognerà sicuramente interrogarsi perché 60-70 persone riescono a prevaricare su 25mila che vogliono assistere a uno spettacolo. Sono facinorosi assimilabili a delinquenza organizzata che nulla ha nulla a che fare con lo sport: questa gente va colpita affinché non venga più allo stadio".
IL COMMENTO
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