Politica

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Un centinaio di persone ha bloccato la realizzazione di un dibattito tra alcuni candidati a sindaco di Genova organizzato in collaborazione con Il Secolo XIX.
Maurizio Rossi, editore di Primocanale, interviene sulla situazione provocata mercoledi sera a Palazzo Ducale dai sostenitori di Siri, Delogu e Viscardi.

"Bisogna chiarire che la par condicio è stata rispettata pienamente da Primocanale. Non riteniamo possibile produrre un dibattito televisivo con 13 candidati contemporaneamente: e se domani i candidati fossero 30 o 50! Come si potrebbe intervistarli in 90 minuti? Abbiamo pertanto deciso di dividere il dibattito in due puntate: la prima il 1° maggio, la seconda il 2 maggio. Al dibattito del 1° maggio sono stati invitati 7 candidati e a quello del 2 maggio i restanti sei. Abbiamo previsto identico spazio per ognuno, circa 12 minuti, e stesso orario di programmazione la sera alle ore 21.00.

Alcuni candidati tra quelli invitati il 1° maggio hanno rifiutato di partecipare al dibattito in prima serata, volevano essere presenti al dibattito del 2 maggio. Solo due candidati su sette si sono presentati, mentre gli altri 5 hanno preferito non partecipare. Di questi, tre hanno poi deciso di impedire la realizzazione del dibattito di ieri sera con una manifestazione all’interno di Palazzo Ducale.

Primocanale come sempre cerca di dare il suo contributo per far conoscere le varie opinioni dei candidati. Purtroppo ormai dobbiamo prendere atto che prevale ovunque la violenza e che una società privata come Primocanale, che paga con soldi propri personale, giornalisti e tecnici,non possa più svolgere il suo lavoro in libertà.

La legge sulla par condicio va abolita in ambito locale o rivista e scritta in modo semplice comprensibile, non deve lasciare spazio a personali interpretazioni che portano ai gravi fatti di ieri".