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Piergiorgio Camussa, della Bike Evolution, ha vinto, per il secondo anno consecutivo, la Gran Fondo La Resistenza.

Gara dura e ottimamente organizzata , percorso che, partendo da Ovada, si snodava tra le colline di Liguria e Piemonte caratterizzate da lunghe e impegnative salite. Dopo la prima ascesa, quella di Molare, a condurre la corsa 50 unità che, nelle prime rampe del Bric Berton si frazionavano ulteriormente, mettendo in evidenza i reali protagonisti. Gruppetto di testa composto da 10 corridori, dove l’atleta di casa e capitano Bike Evolution Piergiorgio Camussa è indubbiamente il più controllato. Nel ciclismo, a volte inspiegabilmente, lungo la strada si trovano forze e motivazioni che capovolgono ogni regola scritta, questo vale anche per Piergiorgio, oggi è il suo giorno. Così, la salita, nemica per tanti ciclisti , oggi è compagna di viaggio e di avventura e km dopo km la sua fuga aggiunge minuti agli avversari. All’ incrocio con Bosio, sua terra natale , Camussa è già in fuga solitaria, dietro ad inseguire Paluan e Ballestri, ma il piemontese è troppo forte, ha un altro passo, un ritmo superiore. La salita di Lerma, 1,5 km al 14% di pendenza media è solo un piccolo ostacolo da superare, non fa più paura non impensierisce più chi con eleganza e potenza affronta i km finali. E’ una cavalcata verso il trionfo, davanti il traguardo, di fianco l’ ammiraglia, dietro il vuoto, forse in quei metri finali nella sua testa saranno passati gli ultimi piazzamenti, il nervoso delle vittorie mancate, la fatica di tanti allenamenti.  Ottimi piazzamenti anche per Pistis e Calistri ,13° e 14° , A.Nebiolo 16°, Tagliavacche 21°. Nella mediofondo 26° G. Ottonello e come sempre a podio Patrizia Cabella, seguita dai suoi fidi gregari, terza assoluta nella classifica femminile.