Cronaca

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Dietro alla fuga di un imprenditore di Ceriale, sparito da casa per tre giorni e rientrato senza dare giustificazioni, ci sarebbero i 'cravattari'. E' questo il sospetto dei carabinieri di Albenga che hanno denunciato per usura un pensionato calabrese dopo avergli perquisito casa e la cassetta blindata in banca.

Tutto è nato dalla denuncia di una associazione antiusura lombarda cui si era rivolto il figlio dell'imprenditore quando ha scoperto che il padre era finito nelle mani degli strozzini. Era stato il ragazzo a raccontare tutto e a convincere l'associazione a intervenire. Così, il giorno della consegna dei soldi 'mensili' al calabrese, il ragazzo è stato accompagnato da un membro dell'associazione che ha filmato con una telecamera nascosta il passaggio di denaro e il commento del presunto usuraio.

I membri dell'associazione che hanno preso in carico la situazione dell'imprenditore di Ceriale si sono poi recati dai carabinieri portandosi dietro il filmato e le prove raccolte e così i carabinieri hanno iniziato le indagini. Per prima cosa hanno cercato il pensionato calabrese, trovandolo in un capannone nella campagna di Borghetto Santo Spirito poi gli hanno perquisito casa portandosi via documenti e carte.

Infine si sono recati alla sua banca e lì hanno perquisito la casetta di sicurezza. Una volta acquisite carte e informazioni, hanno denunciato il calabrese per usura. Mentre l'uomo sottoposto a fermo di identificazione veniva sentito dai militari in un'altra stanza della caserma l'imprenditore e il figlio hanno raccontato ai carabinieri la loro verità.