
I due, un marocchino di 56 anni ed un pugliese di 52, sono ancora ricoverati in coma farmacologico nel reparto di rianimazione dell'ospedale Sant'Andrea alla Spezia, dove sono sottoposti ad uno speciale trattamento di ipotermia terapeutica. Secondo i primi accertamenti ad originare il dramma è stata l'assenza di ossigeno nel pozzo dell'ancora, saturato dal gas argon.
La sostanza gassosa inodore si è fatta largo 'bruciando' l'ossigeno ed era stata portata sulla nave da un tubo erroneamente collegato al sistema di erogazione, posto nella banchina del cantiere. Resta da capire come sia stato generato il tragico errore.
IL COMMENTO
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo
Sindacalista aggredito, Genova merita di sapere la verità