“No all’ipotesi della riduzione o della soppressione della Prefettura di Imperia”. A dirlo è l’Amministrazione provinciale di Imperia, che - con una lettera inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti e ai Parlamentari liguri – motiva dettagliatamente la richiesta di valutare le ragioni per confermare la presenza in Imperia della Prefettura e di tutti i presìdi territoriali esistenti.
Ecco il testo della lettera firmata dal Presidente Luigi Sappa e dai capigruppo consiliari:
Al Sig.
Presidente della Repubblica
On. Giorgio Napolitano
Al Sig.
Presidente del Consiglio dei Ministri
Sen. Prof. Mario Monti
Ai Sigg.
Parlamentari della Liguria
Ai Sigg.
Assessori e Consiglieri della
Regione Liguria
Ai Sigg.
Sindaci della Provincia di Imperia
Oggetto: Spending Review – accorpamento Prefettura di Imperia.
Premesso che:
nell’ambito dei criteri della “spending review”, ed in particolare per quanto attiene la revisione delle attività svolte a livello centrale e dell’organizzazione dei servizi offerti sul territorio con conseguente razionalizzazione della distribuzione del personale e concentrazione degli uffici periferici, emerge l’ipotesi di soppressione o di riduzione della struttura della Prefettura di Imperia, della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, con presenza residuale di meri “sportelli” aperti al pubblico;
e considerato che:
dal punto di vista geografico e strategico:
la Provincia di Imperia è la più importante Provincia di confine con la Francia ed in virtù dei grandi flussi migratori che interessano il bacino del mediterraneo, il proprio territorio, attraverso la frontiera di Ventimiglia, è costantemente interessato dai grandi e peculiari flussi di immigrati la cui presenza rende necessario un costante monitoraggio da parte della Prefettura e di tutti gli organi di decentramento e di sicurezza. Significativo in tale senso lo stato di emergenza umanitaria verificatosi alcuni mesi orsono in relazione all’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del nord d’Africa che, a seguito della crisi dei Paesi del Maghreb, ha comportato il soggiorno e lo stazionamento di numerosissimi profughi nell’area non solo della città di confine, ma dell’intera provincia, tuttora permanente;
la Provincia di Imperia è porta d’ingresso da e per la Francia e da altri Paesi mediterranei ed è interessata quotidianamente da una forza lavoro che si sposta nella vicina Costa Azzurra, con problematiche ricorrenti sia per il controllo della sicurezza stradale, delle problematiche differenziate di confine, dei fenomeni sociali e di controllo negli spostamenti per flussi lavorativi e ovviamente sia per la qualità dei servizi di confine.
dal punto di vista istituzionale e organizzativo:
la presenza della Prefettura e la gestione coordinata svolta dalla stessa in sinergia con le forze dell’ordine e le istituzioni territoriali e della Regione Liguria, consente la gestione, con grande professionalità, del fenomeno dell’immigrazione anche nelle gravi emergenze che ancora oggi permangono, con nuclei di immigrati e numerosi profughi soggiornanti nelle strutture della provincia;
la presenza della Prefettura è insostituibile e necessaria a ragione della accertata presenza della criminalità organizzata, specie nell’area in contatto con quella omologa in Costa Azzurra, assicurando l’indispensabile presidio e azione delle istituzioni e delle forze dell’ordine già proficuamente impegnate in tutta la provincia, in particolare nell’area di confine;
da anni opera il Comitato misto italo-francese (l’organismo copresieduto dai Prefetti di Imperia e di Nizza) che sovrintende a tutte le problematiche sociali e di sicurezza e della gestione dell’emergenza sul piano degli accordi internazionali;
nel territorio provinciale è presente ed operante lo storico Casinò di Sanremo, che costituisce una dei quattro Casinò istituiti per legge sul territorio nazionale, con tutte le connesse problematiche di ordine pubblico, sicurezza locale, controllo e monitoraggio delle attività;
due amministrazioni comunali importanti quali quelle costiere di Ventimiglia e Bordighera sono state recentemente sciolte per infiltrazioni mafiose e il venir meno della presenza della Prefettura, oltre a risultare logicamente inspiegabile, sminuirebbe il rapporto Stato-Territorio, che in questi casi deve essere rafforzato e non depotenziato, lasciando sguarnita una importantissima zona di confine, in evidente contraddizione con le valutazioni che giustamente portano a confermare le altre Prefetture nelle province italiane di confine.
dal punto di vista storico:
Complesse e delicate ragioni storiche portano ad evidenziare che:
Imperia costituisce una delle Province più antiche d’Italia, istituita nel 1860;
nella regione Liguria le due province storiche sono rappresentate dalla Provincia di Genova e dalla Provincia di Imperia (dopo l’annessione di Nizza alla Francia).
Si tratta di ragioni fondamentali e decisive dal punto di vista storico, il cui rispetto si impone nell’ambito delle procedure amministrative e di cui non può essere tralasciato o trascurato il valore soprattutto per il dovuto rispetto nei confronti della storia del nostro Paese e della nostra Regione. In tale senso giova ricordare che il confine francese continua ad essere presidiato dalla prefettura di Nizza con la quale, come già ricordato, sono in corso accordi di carattere internazionale e specifiche intese di natura transfrontaliera con la Prefettura di Imperia, nel quadro di una politica nazionale –locale di difesa dei confini, a reciproco vantaggio dei due Paesi. Tale collaborazione non solo si rivela quotidianamente proficua nelle relazioni istituzionali sia per l’ambito provinciale che nei rapporti tra le due Prefetture e nel coordinamento delle azioni di polizia e di sicurezza locale, ma ha dimostrato tutto il valore e la irrinunciabile capacità operativa in occasione di eventi straordinari che si sono concentrati nella zona di confine.
La cancellazione della Prefettura di Imperia anche in termini di semplice ridimensionamento della propria struttura, con il conseguente depotenziamento di tutte le altre Istituzioni e forze di polizia e di presidio sul territorio, determinerebbe una condizione propizia per la criminalità e la malavita di confine, con problemi non indifferenti anche nei rapporti con la Prefettura di Nizza;
attualità:
incombono ragioni e motivazioni di viva attualità riconducibili alla concomitanza con una situazione economica generale che stenta a decollare, caratterizzata dalla mancanza di infrastrutture primarie con pericolo di regressione in una delle zone più emblematiche e significative per la bellezza del paesaggio marino del nostro Paese. La perdita della Prefettura e, quindi, lo spostamento dei servizi e delle attività verrebbe ulteriormente ad impoverire l’ambito provinciale con gravi ricadute nella qualità dei servizi e dell’offerta turistica, aggravando la complessità delle situazioni demografiche proprio nei periodi di maggiore afflusso turistico.
La Prefettura di Imperia sostiene un onere di locazione pari a circa 85 mila euro annuali, terz’ultimo importo di affitto su scala nazionale; e che, così come per la sede provinciale dei Carabinieri, di proprietà della Provincia, nulla osta a riconsiderare il canone d’affitto sostenuto anche attraverso forme di comodato a fronte di un mantenimento di questi presidi fondamentali per il territorio e per la collettività imperiese, non da ultimo sottovalutato l’impegno certificato dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di utilizzo di fondi pari a 223.000 euro per incrementare sul territorio di ponente e la provincia di Imperia i livelli di sicurezza di tutte le forze dell’ordine sul territorio (Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza);
la Provincia di Imperia resta una delle zone a maggior rischio sismico del territorio nazionale oltre che a costituire una accertata fragilità dell’assetto idrogeologico, soffrendo peraltro la mancanza di comunicazioni viarie, con una ferrovia ancora ad unico binario ed un’autostrada congestionata e che, in tale contesto, la Prefettura di Imperia risulta presidio irrinunciabile e fondamentale della presenza istituzionale delle forze dell’ordine sul territorio ed è deputata a coordinare e gestire la complessiva ed eventuale situazione d’emergenza.
considerazioni generali
il quadro di riferimento nazionale e le esigenze indotte dalla politica della cosiddetta “spending review” sono ben presenti e valutate con senso di responsabilità anche nei riguardi delle riforme organizzative e di riassetto territoriale e dei servizi. In tale contesto un eventuale accorpamento della Prefettura di Imperia con arretramento territoriale verso la Prefettura di Savona, tenuto conto della vicinanza tra Genova e Savona stessa, i cui territori sono contigui, aprirebbe una sorta di zona franca verso il confine con ricadute gravi e rilevanti, sia dal punto di vista del mantenimento della sicurezza e dell’ordine pubblico nell’area del ponente, sia dal punto di vista del forte indebolimento dei servizi e delle attività in un’area strategica rispetto alla quale non può essere baricentrica la posizione di Savona e di Genova. Pur non contrari ad un’unica area metropolitana, che è nell’ordine delle possibilità della carte delle autonomie locali, la riorganizzazione deve puntare sul rafforzamento e la valorizzazione dell’area del ponente e della Prefettura e della Provincia di Imperia nel contesto di una politica nazionale di tutela dei confini.
la Provincia di Imperia nell’ambito delle funzioni e competenze riconosciute ai sensi degli artt. 5 e 114 della Costituzione, si riserva di condurre ogni utile analisi studio, verifica e iniziativa atta a confermare le ragioni storiche, culturali organizzative e funzionali per la valorizzazione della tutela del proprio ambito territoriale e per la presenza e conferma della Prefettura e degli altri presidi territoriali dal punto di vista degli interessi locali e regionali della sicurezza, quale zona geografica di confine.
Tutto ciò premesso invitano:
il Signor Presidente della Repubblica a voler riaffermare le motivazioni storiche e di coesione nazionale che hanno fatto di questa terra, prima il cuore del movimento che ha portato all’unità d’Italia e, poi, alla riaffermazione dei valori di libertà e di democrazia, con il riconoscimento di Medaglia d’Oro al Valor Militare nella lotta per la resistenza, eroicamente condotta dalle nostre popolazioni;
il Sig. Presidente del Consiglio a valutare le suesposte ragioni per confermare la presenza in Imperia della Prefettura di Imperia, della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri, del Comando Provinciale della Guardia di Finanzia e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco;
i Sigg. Parlamentari a voler sostenere le ragioni che impongono la presenza della Prefettura nel Ponente Ligure;
la Regione Liguria a voler sostenere le ragioni che rendono indispensabile confermare i presidi territoriali esistenti;
i Sigg. Sindaci della Provincia di Imperia a voler assumere ogni idonea iniziativa a supporto delle ragioni suesposte per il mantenimento della Prefettura di Imperia, quale punto di riferimento territoriale irrinunciabile.
Cronaca
Provincia: " Non alla soppressione della prefetura di Imperia"
8 minuti e 56 secondi di lettura
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