
«Derby Sampdoria-Genoa - sono le parole del procuratore trascritte nel verbale di cui l’Ansa è in possesso - che avranno un effetto devastante, in cui è coinvolto Milanetto. Quindi vi invito a riflettere bene. In questa sede ve lo dico così, in maniera informale».
Nei verbali di interrogatorio di Milanetto l'ex genoano racconta di essersi rivolto ad Altic per calmare i tifosi più arrabbiati dopo la partita con la Samp e di essere stato convinto da Leopizzi a rilasciare un'intervista televisiva. "Nei giorni successivi al derby mi ritrovai in difficoltà e chiesi anche scusa con un comunicato stampa, ma ciò sembrò non bastare. Telefonai quindi a Sergio (Altic), che conoscevo da anni come tifoso ma non esagitato, pregandolo di intervenire sull'area dei tifosi più agitati, per calmarli". Poi Milanetto prosegue: "In realtà, prima dell'ultima partita Genoa-Cesena, che seguì Lazio-Genoa, dovetti anche fare un'intervista televisiva, su richiesta di Leopizzi, che mi telefonò continuando a chiedere conto del mio comportamento nei confronti dei tifosi. Conoscevo Sergio anche in quanto frequentava con altri tifosi il ristorante 'Ediliò con altri compagni insieme a Fabrizio, a Leopizzi (Massimo, capo ultras indagato a Cremona, ndr) e ad altri. Il soprannome di Fabrizio (un altro ultras, ndr) è 'Tombolone'".
Intanto è accusato di associazione a delinquere e frode sportiva, l’ultrà rossoblù Massimo Leopizzi, che sarà interrogato domani a Cremona dal procuratore Roberto Di Martino.
Secondo quanto riferito, la sua iscrizione nel registro degli indagati della Procura dipenderebbe dalla sua partecipazione al presunto “summit” avvenuto il 15 maggio 2011 in un ristorante di Genova, cui partecipò anche il calciatore Giuseppe Sculli.
Nel frattempo aumenta il numero degi indagati per i fatti di Genoa-Siena, con altri 6 tifosi rossoblù iscritti al registro dal PM Biagio Mazzeo. Il capo di accusa è violenza privata e violazione delle norme sulla sicurezza degli stadi. Secondo quanto riferito dall'AGI tra di essi era presente un immigrato irregolare marocchino di 29 anni sorpreso a lanciare una bottiglia in campo e altre persone con il volto travisato.
IL COMMENTO
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