Politica

1 minuto e 38 secondi di lettura
Vorrei fare un passo avanti nell’ambito del dibattito in corso sulla Gronda, dando per assodato che la Gronda deve essere realizzata e che il lavoro svolto fino ad oggi dal Comune di Genova è la base di partenza. Nel totale e rigoroso rispetto dei ruoli tra i due enti, credo che, per sbloccare l'attuale discussione, dobbiamo affrontare alcuni temi concreti come quelli avanzati dalla Regione a seguito della valutazione d'impatto ambientale.

Il principio cardine di tutto il ragionamento si basa sul fatto che bisogna spostare il traffico sulla nuova infrastruttura. A tale fine, sarà fondamentale imporre ai mezzi pesanti il divieto di circolazione lungo la tratta Voltri-Cornigliano dell’autostrada esistente.

Le proiezioni di traffico di Autostrade per l’Italia sono a favore di questa opzione in quanto segnalano che la Gronda potrà sottrarre al percorso urbano circa un 45% del traffico. Sempre in quest'ottica, l'altro punto critico, quello del raccordo di Voltri, è, a nostro parere, superabile, eliminando nell'ipotesi progettuale l'intersezione pericolosa, in modo da renderlo più sicuro al passaggio dei mezzi privati. Infine, in val Polcevera, il progetto potrebbe comprendere un nuovo ramo discendente della A7, fra Bolzaneto e Sampierdarena, che, escludendo l'intera ex camionale dalla rete autostradale, renderebbe il tracciato della vecchia autostrada più funzionale.

Si tratta di contributi basati sulle osservazioni tecniche che partono dall'assetto esistente con l'obiettivo di riflettere su interventi migliorativi effettivi senza continuare a chiudersi in questioni che sembrano sempre più astratte e senza via d'uscita. È chiaro a tutti che la Gronda serve e i dati sui traffici dei settori economico, portuale, industriale lo confermano.

Attraverso le infrastrutture, non solo i progetti del nodo di San Benigno e della Gronda, ma anche Viale Kasman e il tema del tunnel Fontanabuona, la nostra regione ha un’opportunità straordinaria di crescita. Dobbiamo sostenere in modo compatto e univoco tutte le risorse destinate e investite sul nostro territorio. Raffaella Paita, assessore regionale alle infrastrutture