Cronaca

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"Sono single e ho l'orto. Mi ritengo fortunato".

Questa è la dichiarazione di uno dei tanti pensionati in visita questa mattina al mercato orientale di via XX Settembre a Genova.


Perchè se è vero che i genovesi fanno i conti cn la crisi, è vero anche che le prime rinunce iniziano dal carrello della spesa.

"Non solo sono rinunce - fa sapere uno dei tanti macellai - Le persone si vergognano e piuttosto che esibire la loro povertà, o il fatto di non comprare più alimenti costosi, preferiscono andare a fare la spesa altrove - aggiunge lui - Magari vanno al discount. Sa, qui ci conosciamo tutti. Molti di loro si vergognano".

La chiamano vergogna, ma intanto, ogni giorno, in chiusura, aumenta la fila davanti ai bidoni della spazzatura fuori dal mercato.

"E' vero - a parlare è una pescivendola - Lo fanno con il pesce e molti altri prodotti che buttiamo via a fine giornata. E' merce non più vendibile e molti anziani vanno a rovistare nella pattumiera".

Età media?

"Dai sessanta anni in poi", conclude lei.

Una situazione al limite della disperazione, certo non per tutti.

Tanti preferiscono ( e possono) non rinunciare alla buona tavola.

"Se mi togliete quella non mi rimane più nulla", commenta qualcuno.

Già, almeno la tavola.

E i genovesi in coda con la lista della spesa alla mano sono in tanti.

Uomini soprattutto.

"Mi manda mia moglie!", sorride un signore.

Si spende tutto in cucina, quindi?

"Magari - sorride una signora di fretta - E' che ormai costa tutto carissimo. Oggi ho speso 25 euro e praticamente non ho nulla nel sacchetto. E' un salasso".