
Sopravvivere: è questo il loro obiettivo; stime ufficiali al momento non ce ne sono, ma qualcuno azzarda percentuali di vero e proprio crollo, fino al 50% in meno rispetto allo stesso periodo del 2011. Meno italiani e meno stranieri, ma sono soprattutto i primi a disertare Genova. La crisi incombe ma forse anche le immagini dell’alluvione che hanno proposto per settimane una città devastata, ma tutti gli albergatori concordano: la promozione è scarsa e spesso è indirizzata male.
Genova offre tante attrazioni, è collegata meglio all’Italia e all’Europa, potrebbe ambire a numeri importanti sul fronte turismo e invece, al contrario di tante altre città resta ferma al palo. Cosa manca al capoluogo ligure? Bisogna investire, dicono gli albergatori, ma la parola risulta indigesta agli enti locali che fanno fatica a cogliere le difficoltà del settore che ha bisogno di una promozione continua e mirata nelle città già collegate a genova con voli low cost. Ora la palla passa all’assessore regionale al turismo Berlangieri: se c’è, batta un colpo.
IL COMMENTO
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