Cronaca

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"Ho trovato tanta sofferenza". Con queste parole il ministro della Giustizia Paola Severino ha commentato la visita al carcere genovese di Marassi alla quale poi ha fatto seguito quella al penitenziario di Pontedecimo.

Chiaro il riferimento al sovraffollamento nelle celle. E così il ministro è tornato a parlare del disegno di legge sulle misure alternative da lei presentato, provvedimento che contribuirà a far calare il numero dei detenuti con il provvedimento detto delle 'porte girevoli' "deve assolutamente andare avanti, con una corsia preferenziale".

"Solleciterò la commissione in tutti i modi - ha detto la Severino ricordando che il ddl è fermo in Commissione giustizia - ma soprattutto porterò la mia testimonianza dopo questo giro negli istituti di pena. La riforma deve andare avanti".

Sulla possibile chiusura dei tribunali di Chiavari e Sanremo, ha poi dichiarato: "Prima di decidere ci penserò molto attentamente, la decisione non è stata presa. Certo è che questi sopralluoghi sono molti importanti per prendere consapevolezza della situazione. Più in generale questa diminuzione dei tribunali è stata pensata per il recupero dell'efficienza e per accelerare il processo di efficienza".

Infine una riflessione sulla sentenza della Cassazione sull'irruzione alla Diaz nel giorni del G8. "Il nostro è un sistema processuale estremamente garantista - ha dichiarato la Severino - e quindi il risultato della sentenza va considerato giusto, una sentenza definitiva va rispettata da tutti. Ciò detto, so che tra i condannati c'è chi ha svolto il proprio lavoro con grande professionalità. Di questo si deve dare riconoscimento anche se sull'episodio della scuola Diaz bisogna concordare con le conclusioni della sentenza".