Cronaca
DALLA PROVINCIA LOTTA AL PRECARIATO
2 minuti e 28 secondi di lettura
"Vogliamo combattere quella flessibilità che diventa precariato": così il presidente della Provincia, Alessandro Repetto, ha presentato un nuovo fondo di 500 mila euro per le imprese che assumono a tempo indeterminato. Per ogni contratto a tempo pieno o part-time, le imprese riceveranno sino a 5 mila euro. "Con questo fondo abbiamo deciso di destinare dei fondi comunitari al mercato del lavoro - ha detto Repetto - Vogliamo che donne e giovani vengano assunti". Repetto ha anche spiegato che l'iniziativa ha una valenza nazionale: "Siccome siamo tra le poche Regioni che hanno delega totale per la formazione e l'occupazione, il Ministero Damiano guarda con attenzione alla sperimentazione dell'offerta e della domanda del lavoro nei nostri Centri". Il fondo di fatto invita i datori di lavoro che hanno instaurato contratti interinali, atipici, di inserimento e apprendistato ad assumere a tempo indeterminato il lavoratore oppure ad assumere persone a rischio di esclusione, come disabili, donne disoccupate o ultraquarantenni. In cambio l'azienda usufruisce di un massimo di 5 mila euro per ogni contratto, sia a tempo pieno che part-time. Il fondo, attivato sperimentalmente nel luglio scorso, ha già portato all'assunzione di 12 donne: "questo fondo vuole aiutare soprattutto le donne uscite dal mercato del lavoro - ha detto Repetto - I nostri centri per l'impiego parlano chiaro: su 50 mila disoccupati al 31 dicembre 2005, oltre 31 mila sono donne". Nella conferenza stampa sono stati anche presentati i risultati di altri due progetti legati al mondo del lavoro: 'Match famiglia' e 'Pari'. 'Match famiglia', consultabile al sito www.provincia.genova.it/lavoro permette di interconnettere la domanda di famiglie alla ricerca di colf, badanti o giardinieri con l'offerta di lavoratori della cura domiciliare. Il servizio partito alla fine di giugno e attivo anche presso i Centri per l'impiego ha già fatto assumere una sessantina di persone, mentre le famiglie che hanno presentato domanda sono 28 e i lavoratori candidati 260. "A questo si abbinano i corsi di formazione per i lavoratori che stiamo facendo già da tempo in Provincia", ha precisato il Presidente. Il secondo progetto, 'Pari', è stato attivato lo scorso giugno, si conclude tra un anno e gode di fondi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Ha come obiettivo l'inserimento di lavoratori svantaggiati che non percepiscono indennità o sussidi di disoccupazione, in particolare donne tra i 30 e 40 anni, immigrati, disabili ed ex carcerati. Grazie a un assegno di 450 euro mensili per 10 mesi, le persone possono iniziare un percorso di formazione e se assunte il contributo passerà al datore di lavoro per il periodo totale dei 10 mesi. Oppure l'inoccupato può creare un'impresa (solo se non ha indennità di disoccupazione o mobilità) con un incentivo di 4.500 euro. Infine Pari prevede ancora un incentivo alle aziende che prendono disoccupati segnalati dai Centri per l'impiego provinciali sino a 5 mila euro. Grazie a Pari, al 30 settembre sono stati assunti 6 lavoratori e ci sono 65 aziende che sono disposte ad assumere. (Ansa)
TOP VIDEO
Venerdì 22 Novembre 2024
Con 'Breathe' alle 21 Primocanale rivive la tragedia del Covid
Giovedì 21 Novembre 2024
Processo Morandi, incognita feste sulle udienze. In aula il 2 dicembre
Venerdì 22 Novembre 2024
Cultura, il sogno di Palazzo Ducale: "Biglietti gratis per le scuole"
Giovedì 21 Novembre 2024
Primocanile - Cani e gatti in redazione, gli animali di Primocanale
Ultime notizie
- Nada Cella, a dicembre si decidono gli elementi di prova per il processo
- Imperia, spettacolare incidente sul Lungomare Vespucci
- Grand Prix di ginnastica, sabato al Palasport di Genova il grande evento
- Imperia, in Prefettura l'incontro con il Garante per la tutela delle vittime di reato
- Sampdoria, a Palermo la maglia contro la violenza sulle donne
- I chiavaresi sulla svolta del cold case di Nada Cella: "Qui tanti hanno taciuto"
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più