"In questi giorni, tra ieri e oggi, siamo andati al di là delle autorizzazioni amministrative e del dettato normativo proprio per dare un segnale di un impegno serio e concreto, di una volontà precisa di ridurre l'impatto ambientale che lo stabilimento ha sul territorio di Taranto". Lo ha detto il presidente Ilva, Bruno Ferrante a conclusione di un incontro avuto con il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e l'assessore alla qualità dell'ambiente, Lorenzo Nicastro, a proposito delle conclusioni della prima riunione tecnica sulla questione ambientale tenutasi ieri a Bari.
"E' stato fatto un ottimo lavoro, molto concreto,-ha dichiarato Ferrante- che ha individuato degli obiettivi e anche le soluzioni", aggiungendo "Un ottimo lavoro anche per il metodo che è stato utilizzato che vede tutte le parti pubbliche e il privato allo stesso tavolo dialogare e confrontarsi sui problemi dell'Ilva e sulle soluzioni. Credo che questo sia il metodo di lavoro anche per il futuro".
Ferrante confida in un risultato soddisfacente dal tribunale del Riesame e afferma che ci sono degli impegni che Ilva manterrà. "Noi abbiamo dato intanto - ha detto il presidente dell'Ilva - la disponibilità al monitoraggio al perimetro dello stabilimento che era una delle questioni tecnicamente da affrontare e che abbiamo affrontato in tempi rapidi dando risposte. Si attiverà anche la videosorveglianza nelle cokerie, che è un altro punto molto sensibile".
Sull'incontro con Vendola e Nicastro ha detto poi Ferrante "Si è trovato un metodo di lavoro giusto, quello del confronto e del dialogo tra istituzioni e privato: questo, al di là delle pronunce dell'autorità giudiziaria che aspettiamo con assoluta fiducia e serenità, ci consente di dare risposte concrete e di fare sintesi tra termini non antitetici che sono salute-lavoro e ambiente-impresa e di continuare a lavorare per il bene di questa comunità".
"Faremo il monitoraggio all'esterno - ha continuato - con diverse centraline che saranno posizionate secondo accordi con l'Arpa. Abbiamo accolto l'indicazione del governo regionale e nazionale sulle giornate climatiche critiche e stiamo adottando uno studio che sarà pronto a giorni per ridurre le emissioni diffuse. Faremo rapidamente, una delle ipotesi è quella della riduzione dell'attività produttiva ma ci sono altre ipotesi tecnicamente praticabili e che hanno come obiettivo quello di ridurre le emissioni". Ferrante ha inoltre specificato "Noi abbiamo accettato alcune soluzioni, le abbiamo adottate spontaneamente. Questo è importante dirlo: non sono soluzioni imposte dalla legge o dall'autorizzazione di impatto ambientale".
"Insieme con la nostra disponibilità ad adottare queste iniziative - ha continuato Il presidente dell'Ilva - c'é anche un obiettivo che noi ci siamo posti e che, attraverso il monitoraggio del perimetro dello stabilimento, dimostra la nostra volontà di essere assolutamente trasparenti". "Noi - ha proseguito - non dobbiamo nascondere nulla, sappiamo che esistono dei problemi che vanno affrontati e risolti. Dobbiamo essere trasparenti, comunicare con la città e con le autorità e per questo abbiamo dato la nostra piena disponibilità al monitoraggio perimetrale dello stabilimento. Assieme a questo altre iniziative. Queste giornate sono portanti, è veramente una svolta per Ilva e per il territorio tarantino".
Anche il ministro Corrado Passera si è espresso questa mattina sulla situazione dell'Ilva di Taranto. "Se si chiudono quegli impianti non si riaprono più.I fondi per la bonifica e i tempi per raggiungere standard diversi "sono dati che tutti insieme portano a evitare la chiusura". "Non possiamo però dire che gli impianti vanno tenuti aperti a qualsiasi condizione. - ha specificato il ministro- I criteri di salute pubblica devono essere considerati. Ci vuole l'impegno di tutti a non chiudere, ne va di mezzo non solo il gruppo Riva ma tutta la filiera".
Cronaca
Ilva, Passera: "Se chiudono, quegli impianti non riaprono più"
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