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Un vero e proprio carrozzone dietro i 200 atleti italiani partiti per le Olimpiadi.

E' il battaglione schierato dal Coni a Londra composto da un lungo elenco di figure istituzionali, tecnici, addetti al marketing, dirigenti, segretari e addirittura un cappellano. Senza contare gli staff delle singole Federazioni, con in media addirittura quasi due accompagnatori per ogni atleta.

La domanda allora sorge spontanea: in un momento di crisi del paese, tra tagli da parte del governo e problemi economici diffusi, a quanti privilegi hanno rinunciato i vertici dello sport italiano? I dati evidenziati dal portale tennis.it ci aiutano a fare chiarezza e lasciano perplessi.

Mentre l'Italia fa sacrifici il Coni infatti non sembra seguirla e getta in campo a Londra spese consistenti. La Rappresentanza del motore dello sport azzurro è al gran completo: c'è il presidente Gianni Petrucci, ci sono i vice presidenti Agabio e Pancalli, c'è il segretario generale Raffaele Pagnozzi che ricopre anche la carica di Capo della missione italiana a Londra, con vice Capo missione Rossana Ciuffetti. I partecipanti all'avventura olimpica sono tanti, trasportati e mantenuti per tutta la durata dell'evento a spese del Coni. Il carrozzone azzurro prosegue con 5 membri CIO: Franco Carraro, Mario Pescante, Ottavio Cinquanta, Francesco Ricci Bitti e Manuela Di Centa. E poi un responsabile comunicazione, un responsabile sanitario, due addetti ai rapporti coi media, tre responsabili del settore tecnico, addirittura tre addetti al cerimoniale, due addetti al protocollo, quattro responsabili marketing e tante altre figure per un gruppone di 50 persone che include uno staff speciale di medici, tecnici e fisioterapisti pronti ad affiancare i colleghi specialistici delle singole Federazioni.

E poi l'affitto di Casa Italia, una struttura di 6 mila metri quadrati su sei piani e quasi 30 spazi eventi per cui il Coni sborserà un milione e mezzo di euro. Poi le spese di viaggio (350 mila euro), quelle di soggiorno extra villaggi (650 mila euro), trasporto materiale, trasporti locali e altre voci fino a salire oltre i 3 milioni di euro.