
Il folle gesto è probabilmente da attribuire alla recende sospensione, da parte dell'uomo, dell'assunzione dei farmaci per la sua malattia psichica.
Quando i carabinieri sono saliti al terzo piano della palazzina per farlo ragionare, lui è uscito dalla porta armato e ha scagliato alcuni coltelli contro gli agenti, quindi si è barricato all'interno dell'abitazione.
Nel frattempo, un carabiniere e un finanziere sono riusciti a raggiungere, con l'aiuto di una scala, un terrazzo sul retro della casa dal quale hanno avuto accesso alla finestra della camera dove si erano chiusi la madre e il nipote, che sono stati subito tranquillizzati.
L'uomo ha quindi chiesto di parlare con un poliziotto che conosceva e, dopo ben 3 ore di trattative, ha permesso ai soccorritori di entrare in casa, accettando di farsi ricoverare.
Il 43enne è accusato di tentato omicidio e sequestro di persona.
IL COMMENTO
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