
"Per questo attraverso l'accordo siglato oggi vogliamo sostenere le iniziative di Libera, coinvolgendo in particolare i giovani e il mondo della scuola, grazie ad azioni sulla memoria e l'educazione alla cittadinanza a cui la Regione Liguria ha dato il proprio contributo - ha detto Rossetti - anche attraverso la legge approvata nel marzo scorso sulla prevenzione del crimine organizzato". Dai dati in possesso di Libera ammontano a 38 i beni confiscati alla mafia in Liguria. Di questi 18 si trovano a Genova, 6 a Imperia, 10 alla Spezia e 4 a Savona. Sul totale dei beni confiscati 9 sono stati dati in gestione e 22 riassegnati.
Uno degli ultimi beni confiscati a una organizzazione mafiosa si trova a Rapallo, sulle colline, in posizione panoramica. Si tratta di una costruzione in non buone condizioni ma circondata da terreni coltivati a ulivi di proprietà di una persona coinvolta in affari di droga.
"La confisca è stata eseguita ma ci sono ancora in corso delle valutazioni perché tra i proprietari ci sono anche persone del tutto estranee alle indagini" ha detto Rosangela Conte di Libera Genova. L'associazione ha annunciato l'arrivo a Genova il 2 ottobre della Carovana antimafia promossa da Arci, Libera, Avviso pubblico, con CGIL, Cisl e UIL.
"Il tema dei beni confiscati - spiega Rosangela Conte - è anche legato strettamente al volontariato che gestisce quelle aree dove i giovani si recano ogni anno per effettuare un periodo di formazione, dove possono svolgere lavori agricoli o attività di risistemazione del bene e incontri con il territorio, per uno scambio culturale e per riportare la dignità del lavoro in quei luoghi"
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso