
Colpa della pioggia dello scorso autunno, ma colpa soprattutto del cantiere di un posteggio interrato, tanto che lo scorso dicembre il Comune ha revocato l’autorizzazione ai lavori imponendo alla ditta costruttrice di mettere in sicurezza il cantiere e il palazzo danneggiato.
Da allora sono passati 10 mesi, e le famiglie restano fuori casa. Non solo, alla richiesta di recuperare i loro effetti personali nelle loro case, denunciano, è stato risposto così: “L'accesso al fabbricato in trattazione deve essere preventivamente autorizzato dall' Ufficio Pubblica Incolumità e le chiavi dello stabile possono essere consegnate solamente a tecnici abilitati alla professione che ne facciano richiesta all'Ufficio, dichiarando che non sussiste la pericolosità nel rientro temporaneo negli appartamenti”.
Una risposta che ha fatto infuriare i residenti: “Dopo 10 mesi restiamo fuori casa nonostante una sentenza che obbligava la ditta a mettere in sicurezza le nostre case. Non solo: ora dicono che per accedere alla casa dobbiamo ogni volta pagare un nostro tecnico”. “Quando avremo un po' di giustizia? Quando smetteremo di pagare per le colpe di altri?”, si chiedono i residenti del civico 1 di via Bocciardo.
IL COMMENTO
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