Cronaca

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"Tutti a Roma": è il grido lanciato dai lavoratori dell'Ilva di Cornigliano dopo l'incontro tra sindacati e Prefetto, terminato intorno alle 13.30. "Il Prefetto ci ha dato una buona notizia: si è sentito con il suo omologo di Taranto che lo ha informato di un probabile allungamento dei tempi della chiusura dell'impianto pugliese".Insomma, una possibile boccata d'ossigeno anche per l'impianto di Genova, che in caso di chiusura di quello di Taranto avrebbe lavoro per poche settimane.

"Andiamo a Roma, dobbiamo farci sentire dal Governo", dicono i lavoratori. "Siamo pronti a organizzare i pullman già il 17, mercoledì prossimo - dicono Cisl e Uil - ma dobbiamo sapere chi verrà, che saremo in tanti". "Ci saremo", hanno risposto all'unisono i lavoratori, e qualcuno dice: "Se andiamo non facciamo un corteo di 8 ore, facciamo picchetti finchè non arrivano garanzie sul futuro del nostro lavoro".

Il presidio di fronte alla Prefettrura è andatao avanti fino al primo pomeriggio, con Via Roma e Piazza Corvetto bloccate dopo che in mattinata il corteo aveva attraversato la città e coinvolto anche l'ingresso del Salone Nautico con pesanti disagi al traffico cittadino.

C'era anche il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando tra i lavoratori
dello stabilimento Ilva di Cornigliano che questa mattina hanno manifestato. Burlando si è unito ai lavoratori quando il corteo ha raggiunto piazza De Ferrari e con loro ha raggiunto la Prefettura.


"E' importante coniugare salute e ambiente"
, ha detto il governatore, sottolineando come a questo binomio sia necessario aggiungere il lavoro. "Non si può pensare di perdere una filiera che vale almeno 20 mila posti di lavoro".