Cronaca

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Si è chiusa oggi a Genova la 52^ edizione del Salone Nautico. Un’edizione aperta nel segno della crisi che si conclude con moderati segnali di ottimismo e la volontà di intraprendere un percorso di cambiamento profondo che risponda con efficacia alle esigenze di un mercato radicalmente mutato nel giro di pochi anni.

 

Il forte disagio del settore, espresso anche con l’assenza alla cerimonia inaugurale da parte degli imprenditori, ha trovato ascolto nel Governo con la presenza ieri del ministro per lo sviluppo economico, per le infrastrutture e i trasporti Corrado Passera e in sede inaugurale del viceministro Mario Ciaccia, che si sono detti disponibili a intraprendere misure a supporto del settore.


 

Novecento gli espositori presenti, millequattrocento le imbarcazioni esposte su 4 padiglioni, 2 marine e ampi spazi all’aperto. Numeri che testimoniamo come il Salone Nautico di Genova continui ad essere punto di riferimento della nautica internazionale. Un bilancio soddisfacente, dunque, aldilà dell’inevitabile contrazione dei numeri che si riflette anche sul totale delle presenze: 176.280 a cui si aggiungono 4.000 bambini fino a 10 anni.




“Al Salone Nautico di quest’anno sono stati conclusi contratti e contatti importanti, soprattutto per quanto riguarda clienti esteri -  ha dichiarato il presidente di Fiera di Genova Sara Armella - e registriamo segnali di soddisfazione da parte di molti espositori. Questo ci conferma la bontà delle scelte effettuate e ci incoraggia ad effettuare un vero cambio di passo. Non abbiamo pregiudizi nel riprogettare la manifestazione: dalla durata al periodo, dal lay out all’ampliamento ulteriore delle prove in mare, dai costi ai servizi da mettere a disposizione delle imprese. Siamo convinti di avere il know how necessario per gestire il cambiamento in modo razionale e intelligente, avendo presenti gli scenari di mercato e il momento storico ed economico che stiamo vivendo. Nel futuro ritengo ci debba essere ancora più spazio per internazionalizzazione, a fianco di Liguria International, per design e innovazione e per elementi legati alla passione per il mare. Già da domani ci metteremo a riprogettare l’edizione 2013 del Salone discutendone con Ucina e con tutti i soggetti istituzionali che sono coinvolti. Il registrato calo delle presenze era ampiamente atteso e sarebbe stato illogico e anacronistico pensare a numeri diversi alla luce dei dati del mercato italiano. La nostra esperienza ci ricorda però che quello sui visitatori è solo uno degli elementi di valutazione.”.

 


“L’evoluzione del mercato – sottolinea l’amministratore delegato di Fiera di Genova Beppe De Simone – ci porterà sempre di più verso un Salone di qualità e sempre meno verso un Salone di quantità. Si tratterà di lavorare per il futuro proponendo un Salone appetibile per una clientela sempre più attenta e competente”.



“La presenza a Genova di 900 espositori testimonia che gli imprenditori della nautica non vogliono rinunciare a questo importante appuntamento. Il fatto che, nonostante il difficile momento in cui versa il comparto, abbiano voluto essere qui,  se da un lato ci segnala la loro fiducia nella manifestazione, dall’altro ci impone di ripensare il prossimo Salone in una formula che sia più vicina alle loro esigenze” ha dichiarato il Presidente di UCINA Anton Francesco Albertoni – che conclude: “Ho preso l’impegno di arrivare all’edizione 53 con soluzioni che invoglino gli espositori a confermare la loro presenza e intendo tener fede a questa promessa. Infine non posso che esprimere soddisfazione per il costruttivo confronto con l’Esecutivo, ottenuto in seguito all’appello rivolto a premier Monti e alle iniziative che UCINA ha condotto nella giornate inaugurale per esprimere lo stato di prostrazione del settore. Auspico ora che si possano avere presto riscontri concreti”.



“Certamente nello studio della formula del prossimo Salone, UCINA continuerà a garantire un profilo elevato per le iniziative a sostegno delle aziende che da anni caratterizzano questa manifestazione, aggiungendo valore all’attività di business – spiega Marina Stella, direttore generale dell’Associazione: internazionalizzazione, testimoniata quest’anno dagli oltre 1000 incontri B2B con operatori professionali proveniente da Brasile, Russia, Turchia, Middle East e Far East, oltre all’importante delegazione di Santa Catarina; un’attività convegnistica di elevato contenuto istituzionale che ha incluso importanti appuntamenti di profilo internazionale (International Boating Forum e Audizione CESE – Comitato Economico Sociale Europeo); promozione della cultura del mare con il progetto Navigar m’è dolce e il rafforzamento con la FIV e le altre Federazioni Nautiche. Infine la sempre maggiore integrazione con gli altri comparti del Made in Italy come dimostrato con il rinnovato successo del fuori salone GenovaInBlu”.



Il 52° Salone Nautico si è confermato grande evento mediatico e interattivo: 1.670 i giornalisti accreditati, 260 mila i visitatori del sito www.genoaboatshow.com per un totale di 365mila visite.



1.200 gli studenti che nell’ambito di Navigar m’è dolce e Progetto Giovani della Fondazione Carige hanno seguito una “giornata di scuola” tra sport e cultura del mare con 12 laboratori didattici, 1.000 i bambini che al di fuori dei circuiti scolastici hanno provato l’emozione di salire a bordo di una canoa o di una barca a vela, 500 i ragazzi che hanno partecipato alle attività della Federazione Italiana Motonautica.



11 i convegni organizzati da Ucina nel programma ForumUCINA, 70 gli eventi collaterali che si sono alternati tra la sala stampa e il teatro del Mare a cui si aggiungono gli incontri organizzati dall’Università di Genova e dall’Ordine degli ingegneri.