Cronaca

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Mi chiamo Martina,

anoressia nervosa, 7 anni fa.
Sette anni fa entravo al CDA di Genova Quarto con una fame e una disperazione che sono sicura molti di voi conoscono.
Non era solo bisogno di cibo.
Fame di cultura, nutrimento dell'anima, sete di sapere.
I due appetiti si stimolano, si scaldano l'un l'altro e devono coesistere nella cura.
Questo, al CDA di Quarto, è possibile.
Il luogo gode di luce, di grandi spazi oltre a quelli per le terapie individuali, dove chi vi approda può gustare la bellezza, la relazione, la condivisione, l'arte.
Spazi in cui il corpo e le sue cicatrici non sono ghettizzati.
Spazi che accolgono tutti, per cui nessuno è diverso, ognuno è legittimo e benvenuto.
Forse, il mio percorso è stato particolarmente fortunato.
Non riesco a capire perchè allontanarsi da un luogo del genere.

Forse sono matta e visionaria a pensare a tutte le cose che si potrebbero fare a livello di laboratori, di condivisione con altri gruppi, di progetti artistici?

Sono matta perchè penso a come si potrebbe stare meglio?

Sono matta perchè credo che posti del genere donino la vita, e non ho più voglia di morire e vedere morire?

Sono matta perchè continuo ad avere fame?

Chiedo di fermare la gara d'appalto per l'inizio dei lavori di ristrutturazione in via Bracelli.
Punti di non ritorno nella storia ce ne sono stati tanti , piccoli e grandi, questi avvengono quando tutti eseguono gli ordini senza domandarsi perchè e cosa comporterà.
Cominciamo a domandarcelo.
Chiunque possa fare qualcosa per fermare questo appalto, lo faccia.
Per la fame che abbiamo tutti.

Martina


"L'associazione dei famigliari dei pazienti affetti da DA, disturbi alimentari, di Genova (A.F. co. D.A) sta lottando duramente per evitare lo spostamento del Centro per la cura dei disturbi alimentari dall'attuale sede di Quarto. Vi invitiamo a un'assemblea pubblica, lunedì 22 ottobre alle 17,30 in Piazza De Ferrari", Alessandro Ansaldo, dell'associazione dei famigliari dei pazienti affetti da DA di Genova.