Cronaca

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Un marocchino detenuto nel carcere di Genova Pontedecimo per spaccio di droga ha provocato un incendio nella propria cella e si è dato fuoco. L'episodio è avvenuto ieri sera. L'uomo, salvato dagli agenti di polizia penitenziaria che sono immediatamente intervenuti, si trova attualmente ricoverato nel centro medico del carcere in gravi condizioni.


"La situazione - ha detto Roberto Martinelli, segretario generale del Sappe Liguria - è insostenibile.
A Pontedecimo oggi ci sono detenuti 97 uomini e 92 donne, 189 persone rispetto alla capienza regolamentare di 96 posti letto. La forza prevista del Reparto di Polizia Penitenziaria è di 161 unità mentre quella effettiva è di circa 100  unità. Dal primo gennaio al 30 giugno 2012, sempre a Pontedecimo, ci sono stati 10 atti di autolesionismo - ingestione di corpi estranei, chiodi, pile, lamette, pile; tagli diffusi sul corpo e provocati da lamette -, un tentato suicidio sventato dagli agenti, sette colluttazioni  e persino l’evasione di un detenuto mentre fruiva di permesso premio.”



Martinelli sottolinea che allo stato, nonostante gli auspici del DAP, il calo dei detenuti dopo i provvedimenti del Governo “è ad oggi impercettibile. Nelle 207 carceri italiane, il 30 settembre scorso avevamo 66.568. Il dato reale, dal quale partire per ripensare il sistema, è che ci sono in carcere quasi 22mila persone detenute oltre la capienza regolamentare delle strutture e che più del 40% dei presenti – quasi 27mila - sono in attesa di un giudizio definitivo.”