Cronaca

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"Il Comune di Genova vuole capire come l'opinione pubblica cosa è successo nell'alluvione del 4 novembre 2011" così il sindaco Marco Doria ha commentato l'iscrizione nel registro degli indagati dell'ex assessore comunale alla Sicurezza Francesco Scidone.

Il Sindaco
ha poi aggiunto: "Attendiamo i risultati dell'indagine mantenendo un atteggiamento garantista nei confronti degli indagati. Il Comune é disponibile a collaborare con la magistratura" . Doria ha precidato come in questi mesi il Comune ha lavorato per rendere più efficiente il sistema della Protezione Civile predisponendo un comitato operativo anti-emergenze.

Nei confronti di Scidone le accuse sono di falso e calunnia,
in quanto, secondo l'accusa avrebbe contribuito alla falsificazione dei documenti sui controlli dei rivi insieme ai dirigenti Gambelli, Del Ponte e Cha.

"Lo attendevamo, è arrivato. Da un certo punto di vista sono contento perché avrò modo di farmi sentire - ha commentato a Primocanale Scidone, che poi ha aggiunto,"Spero che ora l'interrogatorio sia il più presto possibile spero". In questi giorni Scidone, di fronte alle indiscrezioni sulle parole dei tecnici indagati che lo chiamavano in causa, ha più volte detto che ognuno aveva un suo ruolo: un modo per sottolineare le responsabilità dei tecnici. "Le verità saranno evidenziate - dice ora Scidone - Ci siamo fidati, ma non puoi fare altrimenti, sono situazioni in cui devi essere geologo, meteorologo, non ti puoi improvvisare".

"Se non puoi fidarti dei vertici del Comune è impossibile governare,
fermo restando che continuo a ribadire che mi pare strano che persone così professionali e che ho sempre ritenuto così competenti e oneste possano avere architettato qualcosa di questo tipo",aggiunge Scidone.

"Ma allora l'assessore alla Protezione civile quel 4 novembre sapeva che il volontario non era presente sul Fereggiano per rilevare i livelli del torrente?". "Questo è un aspetto che chiariremo con il magistrato, non posso certo anticipare quello che andremo a raccontare".