
“Le risorse arrivate consentono la messa in sicurezza della zona del cantiere del Fereggiano e riguardano anche i torrenti Sturla, Chiaravagna, Fegino e Molinassi. Si aggiungono a quelle per il Bisagno il cui cantiere dovrebbe ripartire appena il Tar deciderà sui ricorsi. E alla demolizione di via Giotto che parte in questi giorni: il cantiere sta per essere impiantato e la ditta ha firmato il contratto” ha specificato Burlando.
“Sono interventi che mitigano il rischio, ovviamente non lo cancellano. Ci vorrebbe ben altro per fare operazioni definitive circa la messa in sicurezza del territorio genovese. Per ora cerchiamo di spendere bene i fondi che sono arrivati e speriamo che nei prossimi anni si possa pianificare un’altra serie di interventi. Sono almeno 20 anni, dalle Colombiane in poi, che in questa città quando le risorse arrivano si spendono e anche bene”, ha concluso il presidente.
IL COMMENTO
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