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Il VicePresidente Vicario della Sampdoria Edoardo Garrone non ha ancora sbollito la rabbia per la sconfitta di San Siro contro l'Inter. E per spiegare la sua posizione si affida a una lettera inviata alla "Gazzetta dello Sport":

"Guardando con la passione del tifoso e del presidente-scrive Garrone- Inter-Sampdoria in televisione mi sono sentito per l’ennesima volta tradito. Tradito sia come supporter sia come addetto ai lavori. Mi sono imposto una "pausa" fisica dalla presenza in tribuna per non caricare di eccessiva tensione una situazione insostenibile come quella che ci vede ormai abbonati ai cartellini rossi a senso unico. Ma evidentemente non è bastato".

Garrone è un fiume in piena: "Non accetteremo mai più che i nostri atleti in campo non vengano trattati allo stesso modo, con le stesse regole e con la stessa dignità riservata a tutti i partecipanti del nostro campionato. Perché questo non significa far male alla Sampdoria, che con oltre ventimila tessere rappresenta la quinta piazza in Italia per numero di abbonati, e ai suoi straordinari tifosi. Significa far male al calcio".

Infine l'ultima considerazione: "continuerò ad impegnarmi con la stessa passione di sempre e starò vicino al mio direttore sportivo, al mio allenatore e ai miei calciatori — che stimo tutti per serietà e professionalità — ma nel week end andrò a seguire le squadre giovanili accanto alle famiglie dei ragazzi per riassaporare il gusto del calcio sano e vero".