Cronaca

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Manifestazione in Regione da parte dell'Associazione Diabete Giovanile di Genova per protestare sull'aggiudicazione dei lotti della gara indetta dalla Centrale Regionale Acquisti per le "strisce per i diabetici". Famiglie e bambini sono preoccupati, come il 90% dei medici, per l'esito di una gara basata prevalentemente sul risparmio. Dalle 10 manifestazione prevista in piazza De Ferrari e alle 10.30 controllo e buco al dito di assessori e consiglieri regionali.

"Un'alta percentuale degli 80.000 pazienti diabetici liguri è composta da bambini, per i quali è doveroso garantire il miglior trattamento possibile; - ha detto Giuseppe Boriello, presidente della ADG - Un paziente con diabete di tipo 1 - ha proseguito Boriello - si punge le dita per controllare la glicemia almeno 8-10 volte al giorno, (il che fa oltre 3500 volte l'anno), e per iniettarsi l'insulina 4 volte al giorno, (altre 1500 l'anno, per un totale di almeno 5000 buchi l'anno).

Per questo abbiamo pensato di presentarci in Consiglio Regionale (al Centro dei Liguri in Piazza Dante), durante il quale Presidente, Assessori, Consiglieri ed esperti della Centrale Acquisti potranno provare l'esperienza del controllo della loro glicemia con un buco al dito".

Oltre il 90% dei medici Diabetologi Liguri ha espresso con una lettera inviata ai vertici della Regione Liguria pesanti riserve e gravi preoccupazioni in merito agli esiti della gara. Gli strumenti sono infatti completamente ignoti e mai commercializzati in precedenza; hanno solo una minima guida all'utilizzo scritta parzialmente in lingua inglese, e sono presenti sul web esclusivamente in inglese e con software in lingua coreana. Addirittura lo strumento assegnato al lotto pediatrico è sconsigliato nel proprio libretto istruzioni per diabete neonatale.

"Pur comprendendo che i pesanti tagli hanno messo in grave difficoltà la gestione dei servizi - ha concluso Boriello - l' Associazione Diabete Giovanile non ritiene che i risparmi debbano gravare sulla qualità dell'assistenza. Questo risparmio comporterà un peggioramento della salute dei pazienti ed un aggravio di spesa per la cura delle complicanze che rappresenta già circa l'80% del costo complessivo della patologia".