Cultura e Spettacoli

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La seconda edizione del ‘Festival Brock’ parte, come non mai , all’insegna dell’’allegria’. Un vero e proprio ‘Festa-Val’ che, con spettacoli e laboratori per tutti, coinvolgerà diversi paesi delle valli imperiesi . Alle porte del Natale, festa della gioia e dei bambini per antonomasia, il “Festival Brock” intende proporre dieci giorni di spettacoli in onore del celebre “Re dei clown” che visse per una ventina d’anni in Riviera e, precisamente, alle pendici della collina di Oneglia, in Villa Bianca. Brock o Grock? I nomi sono due ma l’energia - irrefrenabile, insaziabile, vulcanica e sorprendente - è una sola. Brick, che aveva formato con un amico gli “Excentric Brick and Brock”, a causa del servizio militare del partner deve trovare un sostituto. Ed ecco che compare il giovane Adrian Wettach il quale, vestendo i panni di Brock individua immediatamente la sua vera e più profonda fisionomia artistica e si trasforma ben presto nel grande Grock. Ecco perché, per “Quelli del Festival Brock”, promotori dell’evento, questo nome è diventato così importante: si tratta infatti di un simbolo dal quale partire per muovere i passi di un cammino faticoso ma entusiasmante come quello dell’arte, per imparare a sognare e per buttarsi in pista, proprio come è stato per Grock. “Bisognerebbe vivere come se le cose si vedessero per la prima volta, tutto il resto viene di conseguenza” diceva Grock.

Il Festival, che vuole rendere omaggio alla sua valenza artistica, nasce da questa voglia di giocare e di stupirsi: lontano dalle dinamiche economiche che tengono in piedi eventi ben più riconosciuti e retribuiti, il festival si fonda sulla collaborazione, sulla solidarietà e sull’amicizia (le grandi forze di una società sana e viva) nell’intento di valorizzare e proporre realtà poco note ma artisticamente importanti. L’anima e il motore del “Festival Brock” è il poliedrico Elio Berti, attore, regista e clown, presente da anni sul territorio con numerosi spettacoli firmati e interpretati, corsi di teatro da Savona a Nizza, e la volontà di contagiare le platee della penisola con il buon umore e l’allegria: due virtù più che mai necessarie al giorno d’oggi.

Si partirà con entusiasmo e commozione da Carcare, Teatro della Rosa con un tributo al grande artista che andrà in replica al termine del Festival il 9 Dicenbre al Teatro dell'Albero di San Lorenzo al Mare, passando per Savona, La cantina dei Cattivi Maestri e Ortovero il teatro Casone senza dimenticare Pieve di Teco, ormai cuore del Festival.