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Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Genova, organizza per giovedì 29 novembre alle ore 10.30 a Genova, presso la Sala da Ballo del Museo di Palazzo Reale, la cerimonia di consegna del  Premio Raffaele Sirica per la sicurezza dell’abitare e la rigenerazione urbana sostenibile.

Alle ore 11, appuntamento con i vincitori delle tre categorie nelle quali è articolato il premio e che riguardano: Progetti realizzati - Recupero di edifici esistenti; Progetti realizzati - Nuove costruzioni; Nuovi progetti di idee - Recupero di edifici esistenti o nuove costruzioni.


Il Premio di Architettura “Raffaele Sirica”, bandito dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori si avvale del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività culturali e della partnership della Società Saint-Gobain/Weber Italia. Dedicato a Raffaele Sirica, il Premio intende contribuire a costruire una nuova coscienza della prevenzione, della sicurezza e della riqualificazione del territorio e delle nostre città.

Alle ore 15, invece, sarà proiettato il documentario “FANGO”, del regista Emanuele Piccardo sull’alluvione che, lo scorso anno, ha devastato molti centri delle Cinque Terre.

Il documentario, prodotto dal Consiglio Nazionale degli Architetti, dall’Ordine degli Architetti e da Plug-in, vincitore dell'Award of Excellence 2012 conferito dal Los Angeles Movie Awards, racconta l’inondazione che ha pesantemente danneggiato Vernazza e Monterosso, attraverso dialoghi, gesti e attività quotidiane, come la cura della vigna e del paesaggio, da parte di una famiglia di Riomaggiore.


Secondo il Consiglio Nazionale degli Architetti proprio ciò che è accaduto a Genova e alle  Cinque Terre, così come in Abruzzo, in Emilia Romagna e in Toscana, dimostra come le istituzioni nazionali e locali non possano più proseguire con una politica basata sull’emergenza.

Con “Fango” gli architetti italiani vogliono lanciare un monito ad abbandonare per sempre la logica dell'emergenza, affinché cura e manutenzione del territorio diventino la più importante opera pubblica del nostro Paese.