Cronaca

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"Provai un dolore enorme per la sua morte. Mi chiesi perché mai fosse successo. Sapevo benissimo che si era uccisa ed ero convinto che usasse degli psicofarmaci”.

Ha negato di aver ucciso la sua compagna Paola Carosio, l’ingegnere Germano Graziadei, 45 anni, che  ha deposto al processo in Corte d’Assise.
 
L’imputato, difeso dagli avvocati Andrea vernazza e Massimo Auditore, ha sostenuto che la donna, farmacista di 45 anni, si suicidò impiccandosi all’asta della tenda della vasca da bagno con una striscia di spugna con i manici perché soffriva di depressione.


L’episodio risale all'11 dicembre 2010 nell’appartamento di via Burano, a Nervi.

"Tra noi non c'erano problemi", ha concluso Graziadei.