Politica

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Il vicepresidente del Consiglio regionale della Liguria, Luigi Morgillo, rimasto coinvolto nelle polemiche sulla cattiva gestione dei fondi pubblici destinati ai gruppi consiliari, ha diffuso una nota dove precisa di essere lui l'intestatario di una ricevuta registrata nei conti del Pdl relativa al pernottamento al Grand Hotel Terme di Acqui Terme.


Ecco il testo: “La ricevuta relativa al pernottamento al Grand Hotel di Acqui Terme, registrata nei conti del Pdl, è regolarmente intestata, come ho già avuto modo di ribadire a quanti me ne hanno chiesto notizia. Non c’è alcuna possibilità di equivoco. L’intestatario di quella ricevuta sono io. Ero in missione per conto del mio gruppo consiliare, con l’incarico di incontrare colleghi di Regioni confinanti con i quali (eravamo ad inizio legislatura), ci si incontrava periodicamente per scambiarci notizie e per coordinare le iniziative consiliari.


Ho finora temporeggiato per ragioni ben precise. In primo luogo siamo in presenza di un’ inchiesta della magistratura e la ricevuta in questione fa parte di quel pacchetto di documenti relativi al Pdl all’attenzione degli investigatori. I legali del gruppo ci hanno ripetutamente sconsigliato di rilasciare qualsiasi tipo di dichiarazione prima di essere ascoltati dal magistrato. In secondo luogo, non è stato facile rintracciare la ricevuta dell’albergo, in quanto si tratta di documentazione già consegnata alla commissione rendiconti e successivamente acquisita dalla Procura. Punto terzo, mi sono reso conto da subito che la cifra del soggiorno non poteva essere di 310 euro e ho cercato di ricostruire cosa poteva essere accaduto.
 

In quella occasione mi accompagnavano mia moglie e mia figlia. Erano state quindi prenotate una doppia ed una singola. Su entrambe le ricevute rilasciate è riportata la dicitura “ camera e colazione 1 gg. Persone 1 “ . E’ stata questa dicitura, ben visibile nella ricevuta di cui si sta discutendo, a farmi commettere l’errore. Infatti, nel redigere il rendiconto della missione, ho conteggiato erroneamente la ricevuta da 310 euro, relativa al pernottamento di due persone. E questo perché, lo ribadisco, sul documento si faceva riferimento al pernottamento di una persona. L’importo, quindi, non è stato diviso per due. In realtà il costo sostenuto da farmi rimborsare sarebbe stato 155 euro.


Sono pronto ad assumermi tutte le responsabilità per l’errore commesso, in prima persona senza tirare in ballo segretarie, controllori o Commissione rendiconti. Quando parlo di responsabilità, naturalmente mi riferisco sia a quelle legali che a quelle politiche. Non credo che questo “giallo” – e mi dispiace sia diventato tale in questi giorni - risolto con l’ammissione di colpa, possa fermare l’indignazione della gente e offro la mia piena disponibilità a fare chiarezza. Confido in tal senso anche nella volontà della stampa a rappresentare questa vicenda. Se verranno accertate inadempienze da parte mia, son pronto a rassegnare le dimissioni da vicepresidente del consiglio"