Politica

1 minuto e 15 secondi di lettura
Pareva una cosa ormai chiusa, ancora prima delle elezioni politiche e alla vigilia dei congressi in casa Partito Demcoratico: a Savona, Livio Di Tullio era considerato l'erede di Federico Berruti per la poltrona da primo cittadino.

Ma è il diretto interessato che ora si chiama fuori. Lo fa con una dichiarazione al microfono di Primocanale che prende in contropiede l'intero partito: "Io non farò il sindaco di Savona".

Di Tullio arriva a quell'affermazione parlando dell'identikit del prossimo segretario proviniciale del Pd: "Io sosterrò soltanto colui che non avrà problemi a supportarmi per la mia ambizione di fare il sindaco? Falso, io non farò il sindaco". 

Verità o solo finzione per giochi di potere? Il partito si divide e se dovesse prevalare la prima ipotesi allora il nome destinato alla prima fila sarebbe quello di Isabella Sorgini. 

Uno scherzo di fine Carnevale? "No, io sono convinto che la priorità personale oggi debba andare ai problemi dell'amministrazione, resto un assessore della giunta Berruti e in Comune ci sono emergenze quotidiane da risolvere".

Poi Di Tullio che era in municipio ed è andato a guidare il partito per tornare poi a palazzo Sisto si accorge di averla detta grossa. In fondo quella di fare il sindaco è sempre stata la sua grande aspirazione: "Un rifiuto defintivo? No, ma a Savona ci sono persone comunque valide". 

Guarda l'intervista:
http://www.primocanale.it/video/di-tullio-non-faro-il-sindaco-di-savona--51283.html

(g.v)