Cronaca

1 minuto e 14 secondi di lettura
"Il comune tutto quello che può fare cerca di farlo. Siamo in una situazione in cui le norme nazionali sono inadeguate per affrontare un problema che è una piaga sociale".

Il sindaco di Genova Marco Doria interviene in merito alla chiusura decisa dal comune della sala slot di Pegli, la cui inaugurazione ufficiale era prevista per oggi.

"La vicenda di Pegli può diventare emblematica e simbolica. Il comune è attento a sfrtuttare i pochi strumenti che ha per affrontare il problema. Vogliamo anche lanciare un messaggio: il legislatore deve frenare questo dilagare di case da gioco. L’impegno mio non è solo quello di manifestare, ma anche quello di agire per risolvere il problema".

Il primo cittadino respinge l'idea che la decisione su Pegli è stata presa per il clamore dato dall'arrivo di Nicole Minetti che avrebbe dovuto inaugurare il locale.

"Nicole Minetti non c’entra. E’ l’ennesima sala giochi. È la goccia che ha fatto traboccare il vaso che era già stracolmo".

Ora anche le altre sale slot di Genova potrebbero finire nel mirino dell'amministrazione.

"Il comune - spiega il sindaco - ha avviato una procedura amministrativa facendo rispettare delle regole. Con le altre sale giochi ci sarà il comportamento di verificare in modo rigoroso il rispetto della normativa vigente e l aricerca degli strumenti praticabili concretamente che ci consentano di dare un contributo reale ad arginare questo fenomeno".