Cronaca

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Lettera ai Terminalisti genovesi e alla Culmv da parte del presidente del porto di Genova Luigi Merlo che prova a lanciare una proposta per risolvere la situazione difficile, di trattativa, tra le due realtà del porto, che devono rinnovare l'accordo sul lavoro, scaduto dopo due anni. 


"C'è la possibilità di trovare soluzioni adeguando l'attuale articolo 17 (che regola la fornitura di lavoro temporaneo), non si può affrontare il tema l'articolo 16 (che regola le operazioni portuali) perchè ad oggi nessuno ha fatto richiesta. Affrontiamo l'articolo 17 con nuova serie di regolamentazioni, che siamo disponibili a poroporre" è la sintesi di Merlo.


Sulle controversie del rapporto economico tra terminalisti e Culmv (che chiede arrestrati per la fornitura di lavoro) "non riguarda noi, che non possiamo mediare perchè l'attività è un contratto privato. Ma vediamo se a fronte della nostra proposta ci stanno".


"Auspichiamo un clima sereno per il bene del porto".

"La proposta di Merlo mi sembra che sia coerente con i ragionamenti fatti anche da noi nell'ultimo periodo - spiega a Primocanale il console della Culmv Antonio Benvenuti - Credo che sia necessario intervento su articolo 17, nato nel '94 come somministrazione pura di manodopera, ma poi c'è stata la necessità di un lavoro temporaneo organizzato. Questo credo che con il nuovo Governo sarà l'anno di ripresa della legge 84/94 e bisognerà riflettere su questa necessità. Serve una struttura di organizzazione e non struttura di lavoratori interinali" dice Benvenuti.


La Culmv non è d'accordo con l'itituzione di una "impresa di appalto per il lavoro a bordo".


Merlo valorizza quello che è stato fatto fino a oggi
,  con un articolo 17 ha dato flessibilità all'organizzazione, con formazione, e ha una struttura che da sola fa girare 13 terminal.  

La la vera questione, per Benvenuti, la più urgente, è quella dei "due milioni di euro e oltre, dovuti da parte di alcuni terminalisti per lavoro già svolto. A venti giorni dal consiglio di amministrazione sul bilancio, noi dobbiamo affrontare questa situazione difficile visto che abbiamo già corrisposto questi soldi ai lavoratori, quindi i terminalisti devono riconoscerli senza usarli come merce di scambio, perchè questa non è merce di scambio perchè sono soldi dovuti". Se il 20 non paghiamo i lavoratori (e se i terminalisti non ci danno quei soldi non li possiamo pagare, faremo un'assemblea generale e vedremo se scendere in piazza".

"Se continuiamo a discutere di futuro non c'è presente" chiude Benvenuti.