Cronaca

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Chiedono risposte rapide i sindacati del trasporto pubblico locale. Una quarantina i delegati da tutta la Liguria per chiedere alla Regione interventi veloci a tutela del comparto. Tra i punti, quello di un’azienda unica regionale del trasporto, sulla quale la maggioranza si è divisa, e quella sulla clausola sociale in caso di esuberi. E la mediazione di tre bacini di utenza non piace ai sindacati: “Fare tre aziende per poi farne una unica tra anni non ha senso”, dice Andrea Gatto, di Faisa Cisal.

A gestire la discussione il Presidente della Regione, che si dice felice per il confronto con i sindacati. Ora dovrà trovare un accordo in maggioranza sull’azienda unica anche se, sottolinea, non è la soluzione di tutti i problemi: “Affronta un contesto nuovo, ma sullo sfondo restano le incertezze legate ai fondi, alla cassa integrazione e al futuro delle province”.

Passi avanti nel dialogo, riconoscono i lavoratori, ma non tutti sono soddisfatti: “Usciamo male da questa riunione perché siamo rimasti a una settimana fa, non ci sono certezze sulle risorse e sull’azienda unica e abbiamo confermato lo sciopero del 22.

Tra le misure annunciate anche quella della lotta all’evasione del biglietto e un finanziamento di 400mila euro per ottimizzare la gestione di Amt. Sindacati e Regione sono d’accordo: “Interventi importanti, ma non risolutivi”. Mercoledì prossimo previsto un nuovo incontro tra sindacati e regione. E venerdì 22 nuovo sciopero del trasporto pubblico, con la protesta delle aziende liguri che si sovrapporrà a quella nazionale per il mancato rinnovo del contratto.