Politica

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“I deputati 5 stelle come una scolaresca in viaggio premio”: la definizione è del deputato ligure del Pdl Sandro Biasotti. E per qualcuno l’avvio della diciassettesima legislatura è stato un primo giorno di scuola, tra caos nei corridoi e deputati rimasti senza banco. “L’impressione che ho avuto è come quando in club vacanze arriva la scolaresca in viaggio premio e occupano le stanze, fanno cagnara…”. La scolaresca sarebbe quella dei deputati del movimento 5 stelle, volenti o nolenti i veri protagonisti dell’avvio della nuova legislatura.

Tra loro anche i liguri Matteo Mantero, Sergio Battelli e Simone Valente. Primo giorno di Camera e Senato, che a Montecitorio ha assunto toni da primo giorno di scuola, con tanto di neo-deputati PD rimasti senza banco. Colpa dei colleghi 5 stelle che hanno occupato i posti superiori dell’emiciclo. Risultato: stallo politico anche sui posti a sedere. “Sono rimasti in piedi una trentina di deputati Pd che non vogliono sedersi vicino a noi. Questo la dice lunga anche sull’ottusità”.

I deputati Pd non vogliono sedersi vicino ai colleghi del Pdl. E per Biasotti è emblematico della presa di distanza tra i due partiti. Una distanza incomprensibile, dice il deputato ligure, che auspica un governo di larghe intese e ricorda: fino a pochi giorni fa eravamo insieme in maggioranza. “E’ un mistero che non riesco a comprendere. Posso capire l’ostilità per Berlusconi, ma rappresenta 10 milioni di cittadini e 200 parlamentari. In un momento di crisi come questa credo sia doveroso da parte del Pd non inseguire sogni avventurosi ma fare un governo di larghe intese. Se non si farà vorremo andare a votare subito”.