
I carabinieri hanno ascoltato oggi alcune persone e residenti della zona per cercare di circoscrivere la rete di conoscenze dell'anziana vedova. La figlia di Marisa Morchi ha infatti spesso affermato che l'assassino "é fra noi" quasi a immaginare che il killer potesse conoscere la madre.
L'unica impressione certa in questa storia è che la persona che ha ucciso Marisa Morchi non ha agito per rapina: in casa infatti sono stati ritrovati gioielli e un poco di denaro e nulla, a parte un falcetto che avrebbe dovuto essere custodito nell'attrezzeria della anziana signora, sembra essere sparito.
Gli inquirenti cercano ancora quel falcetto scomparso dall'attrezzeria della Morchi, A tutt'ora però non sembra che possa essere considerato l'arma del delitto. Dall'esame delle ferite, che sono state molto profonde e procurate con un'arma "molto pesante e lesiva", l'arma utilizzata potrebbe esser stata una roncola o un oggetto simile a lama larga e pesante, molto affilata capace di provocare ferite profonde e lacerate e persino di staccare con un sol colpo la mano destra levata dalla donna per difendersi.
I carabinieri proseguiranno nei prossimi giorni la raccolta di testimonianze dei parenti della Morchi e dei suoi compaesani mentre i militari del Ris di Parma proseguono le analisi su quanto repertato nella casa della donna e nel giardino, sugli abiti di Marisa Morchi e su quella scatola di caramelle da cui provengono i bonbon usati dal killer per 'decorare' il cadavere.
IL COMMENTO
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