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Prima la truffa e ora il pentimento per Fabrizio Rossi, il genovese che fingendo una malattia del figlio, ha truffato i tifosi rossoblù  e tutte le persone che hanno preso a cuore la sua storia.

Una storia inventata, ma ora Rossi dopo le scuse ha deciso di rimborsare i truffati.

 
L'uomo, assistito dall'avvocato Velle, è stato interrogato in procura a Genova dalla polizia giudiziaria per conto del pm Biagio Mazzeo che ha aperto un fascicolo per truffa.

Davanti agli agenti ha ammesso l'addebito esprimendo vergogna per quanto successo.

Infine, ha provveduto a consegnare ai legali dei rappresentanti della tifoseria organizzata un assegno circolare da 17 mila euro intestato a "Un Cuore Grande Così Onlus".

Insieme alla cifra già sequestrata dalla Procura, pari 28mila euro, di fatto il 'debito' di Rossi con i tifosi si sarebbe estinto.

Mancano però all'appello ancora i 25mila euro versati dal Genoa che l'autore della truffa si è impegnato a versare nei prossimi giorni.

A quel punto con il dissequestro della somma si procederà alla restituzione del denaro a chi l'ha versato.