Lo chiamano l’assedio a Roma i trasportatori italiani di Trasportounito: settore da 103mila imprese e oltre 400mila tir che garantisce l’85 per cento del trasporto merce. Debito al massimo – denunciano – 31mila euro in media ogni mezzo. Le prime proteste il 27 aprile in Sardegna con il tir lumaca e dal 19-24 maggio in Sicilia. "Poi - dicono - senza risposte ci sarà l'assedio a Roma, raccordo anulare".
Il settore che in Italia garantisce più dell’85% dei trasporti di merce, ma che, scavalcato da imprese estere autorizzate a operare sottocosto sul territorio italiano, subissato dai debiti sopravvive solo ai margini della legalità. La denuncia è stata formulata oggi dai vertici di Trasportounito secondo cui il ricorso a misure estreme di protesta è ormai inevitabile, ivi compresa l’ipotesi di un assedio di Roma attraverso il blocco a tempo indeterminato del Raccordo anulare. Secondo il Presidente di Trasportounito, Franco Pensiero e il segretario generale, Maurizio Longo, la proliferazione dei conflitti locali (imminente un fermo della Sicilia e della Sardegna) rappresentano segnali del tutto inascoltati da Governo e da Parlamento. “Segnali di disperazione” hanno evidenziato i vertici di Trasportounito nel corso di una conferenza stampa svoltasi questa mattina a Genova, che trovano giustificazione in dati sul tracollo del settore. Con 5000 imprese chiuse negli ultimi sei mesi del 2012 (2200 in procedura fallimentare), 80.000 dipendenti a rischio disoccupazione nel 2013 ,il 70% delle imprese con un monte debiti che conduce inevitabilmente al fallimento e il 21% dei traffici ormai “conquistati” da aziende dell’est europeo, che beneficiano di costi fuori controllo e di controlli inesistenti, la sicurezza sulle strade italiane non esiste ormai più.
I dati parlano da soli: 32.000 mezzi pesanti viaggiano in Italia senza copertura assicurativa rca, 12.000 mezzi industriali sono custoditi in depositi giudiziari, 18.000 i veicoli abbandonati dalle aziende cannibalizzati per recuperare pezzi di ricambio. IL 27% dei veicoli pesanti non è in regola, il 14% viaggia senza alcun rispetto dei tempi di guida e di sosta, il 7% non è in regola con le revisioni, il 5% viaggia in sovraccarico. Mediamente ogni giorno almeno due Tir sulle strade italiane finisce “fuori controllo” o si ribalta. Quale via d’uscita?
Secondo Trasportounito ormai le norme elementari (come il pagamento a trenta giorni e il rispetto dei costi minimi) sono solo da applicare( anche se appaiono palliativi a fronte della totale destrutturazione del settore per il quale occorrerebbe una forte volontà politica).
"La risposta più importante e coraggiosa per salvare l’autotrasporto italiano è l’uscita dall’Europa, che con una liberalizzazione a tavolino, ha creato i presupposti per il tracollo in atto".
porti e logistica
Trasportounito: "Senza risposte bloccheremo Roma. Il trasporto è morto"
2 minuti e 14 secondi di lettura
TOP VIDEO
Venerdì 22 Novembre 2024
Con 'Breathe' su Primocanale rivive la tragedia del Covid
Giovedì 21 Novembre 2024
Processo Morandi, incognita feste sulle udienze. In aula il 2 dicembre
Venerdì 22 Novembre 2024
Cultura, il sogno di Palazzo Ducale: "Biglietti gratis per le scuole"
Giovedì 21 Novembre 2024
Primocanile - Cani e gatti in redazione, gli animali di Primocanale
Ultime notizie
- Nada Cella, a dicembre si decidono gli elementi di prova per il processo
- Imperia, spettacolare incidente sul Lungomare Vespucci
- Grand Prix di ginnastica, sabato al Palasport di Genova il grande evento
- Imperia, in Prefettura l'incontro con il Garante per la tutela delle vittime di reato
- Sampdoria, a Palermo la maglia contro la violenza sulle donne
- I chiavaresi sulla svolta del cold case di Nada Cella: "Qui tanti hanno taciuto"
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più